DOMODOSSOLA- 01-02-2017- Tommy c'è. A quasi 87 anni, e dopo una settantina
d'anni di lavoro, Antonio Prevosti ha riaperto il suo negozio di parrucchiere in corso Dissegna a Domodossola. Era stato chiuso per tre mesi perchè l'arzillo titolare, in piedi da una vita, ha subito un'operazione all'anca. Appena ripresosi dall'intervento ha tolto il cartello “chiuso per malattia”: “Ho iniziato come apprendista quando avevo dieci anni- spiega- mi sono dovuto “forzare” perchè sono un mancino, ed i ferri del mestiere sono tutti per i destri. Mi hanno messo subito in mano i rasoi, per questo ho imparato bene il mestiere, per fare il barbiere, il parrucchiere, serve esperienza che si acquisisce solo iniziando da giovanissimi”. Sono tre i negozi che ha aperto nella sua vita a Domodossola, l'ultimo, quello attuale, è attivo dal 1959, e quasi tutto al suo interno è rimasto come allora: “E' storico- spiega- molti, specie svizzeri, vengono a visitarlo”. In questi anni sono stati milioni i clienti di “Tommy”: “In un parrucchiere da uomo si parla di cose diverse rispetto ad una parrucchiera- spiega- ci sono meno pettegolezzi. Alcuni anni fa dal barbiere si veniva anche per leggere certi giornali, ora stanno tutto il tempo con il telefonino in mano. Il nostro mestiere è stato rovinato dalle parrucchiere, che hanno iniziato a fare tagli anche ai maschi”. Antonio Prevosti è anche un uomo di cultura, organizza da anni “Il dialetto è servito”, rassegna dialettale al teatro Galletti ed ha scritto numerosi libri, e per queste sue attività nel 2009 è stato nominato Cavaliere della Repubblica. “Il prossimo mio libro- spiega- sarà una autobiografia in cui racconterò anche dei vari personaggi che ho incontrato in questo lavoro”. Buon primo giorno di lavoro Tommy... se la riforma delle pensioni andrà avanti come negli ultimi anni seguiremo tutti il tuo esempio...!