DOMODOSSOLA- 01-02-2017- Le chiacchiere stanno a zero. Dopo una quindicina d'anni
di dichiarazioni e controdichiarazioni il primo cittadino domese replica ad una scocciata presa di posizione del direttore generale dell'Asl Vco, Giovanni Caruso, che l' ha bacchettato in una lettera inviata a tutti i sindaci dell'azienda sanitaria criticando le sue prese di posizione sui rischi di chiusura di Punto Nascite e Dea al San Biagio circolati dopo una riunione all'Asl: “Sono certo – scrive Caruso- che lei non possa credere ad una simile fantasia''. Pizzi, che sa che sulla questione gode di un enorme consenso polare in tutta l'Ossola, e che in questi anni di direttori sanitari dell'Asl ne ha visti passare parecchi, e sinora tutti con lo stesso “pallino” sulla sanità ossolana, continua imperterrito nel suo ammonimento ai vertici Asl: “Il San Biagio non si tocca”: “Ho letto le rassicurazioni del Direttore Generale dell’Asl Vco, dott. Giovanni Caruso, che ritiene impensabile l’ipotesi di chiusura del Dea di Domodossola- commenta Pizzi- non posso che concordare ricordando inoltre come la classe dirigente del Pd, che vuole chiudere l’Ospedale San Biagio per realizzare il nuovo Ospedale unico di Ornavasso “collina”, avesse a suo tempo pubblicamente garantito che nulla sarebbe stato toccato nell’attesa.
Preoccupa però inevitabilmente l’aumento costante di frottole che gli autorevoli esponenti del Pd cercano di propinarci.
Secondo quanto scritto nel Protocollo d’intesa e ampiamente sbandierato dai soliti noti, l’Ospedale sul cucuzzolo di Ornavasso avrebbe dovuto attivare i suoi servizi dopo quattro anni dalla firma del Protocollo, quindi entro il 2019.
Invece pochi giorni fa abbiamo saputo dalle parole di Reschigna che i lavori inizieranno nel 2019. Non solo, ma durante un’intervista Reschigna ha affermato che era stato garantito il mantenimento dei due DEA ma non lo stato attuale dei servizi.
Quindi riassumendo: i lavori per l'Ospedale nella roccia di Ornavasso (con quasi 100 m di dislivello) non finiranno nel 2019 ma inizieranno nel 2019, e lo stato attuale dei servizi non è garantito.
Non credo ci sia bisogno di commentare: lascio a tutti coloro che sono ancora liberi pensatori di trarre le conclusioni.
Comprendo la difficoltà del Direttore Generale dell’Asl Vco nel dare risposte precise alle promesse che sono state fatte a questo territorio e alle sue molteplici esigenze ma sono convinto che l’incremento del 20% del suo sostanzioso stipendio - incremento previsto in relazione al raggiungimento dei risultati di gestione e degli obiettivi assegnatigli dalla Regione del verbanese Reschigna - potrebbe essere per lui un buon palliativo anche all’amarezza di cui ha parlato nella sua lettera.
Da parte mia continuerò a scrivergli ogni volta che lo riterrò necessario e a darne la dovuta informazione al fine di espletare con tutte le forze possibili il mandato che ho ricevuto dai miei concittadini: il San Biagio non si tocca”.