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OMEGNA- 01.02.2017- Comunicato stampa: Da oggi illustreremo nel dettaglio idee, proposte e progetti concreti per ripensare la città!  Cominciamo dalla questione sociale e della gestione dei migranti. Il gruppo “Omegna, si cambia!” che si presenterà alle prossime elezioni amministrative come lista civica indipendente dai partiti, prosegue la stesura del programma e l'analisi dei problemi più urgenti da affrontare con senso di responsabilità e da oggi inizierà a entrare nel dettaglio di idee e proposte. Cominciamo dalla questione sociale con particolare riferimento alla gestione e all'accoglienza dei migranti-rifugiati.  Dopo esserci documentati e confrontati con amministratori locali di altre aree e con alcuni addetti ai lavori (cooperative e associazioni che curano i centri di accoglienza), riteniamo che esista la possibilità di cambiare il modo di accogliere i migranti rendendo la loro presenza più trasparente, controllata e soprattutto compatibile e sostenibile perché proporzionata alla capacità del territorio. Questa possibilità è offerta dal Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (Sprar) che è la valida e sola alternativa ai Centri di Accoglienza Straordinaria (Cas) che sono quelli attualmente in attività a Omegna. Sappiamo che solo recentemente (e tardivamente) l'amministrazione comunale si è mossa per andare in questa direzione; peccato lo abbia fatto tardi e senza considerare l'urgenza di dare una svolta alla situazione omegnese. Al di là delle scadenze elettorali crediamo sia necessario intervenire subito. Al momento a Omegna ci sono circa 150 migranti, distribuiti tra l'ex scuola elementare di Crusinallo, l'ex Albergo Vittoria e l'ex sede dei Carabinieri i Via De Angeli. Si tratta di un numero considerevole perché le strutture ove sono ospitati sono vicine al collasso. Ad esempio l'ex scuola di Crusinallo sarebbe in grado di poter ospitare una quarantina di persone, mentre ad oggi ce sono circa 80! L'adesione allo Sprar consentirebbe di avviare un vero sistema di integrazione e di accoglienza più dignitoso per tutti, rifugiati e cittadini. Nell'ambito dello Sprar sarebbero infatti inseriti solo i soggetti previsti dall'art. 10 della Costituzione e quindi gli aventi diritto alla richiesta di  d’asilo secondo le condizioni stabilite dalla legge. Questo sistema di accoglienza contempla progetti di formazione, integrazione vera, tirocini e un controllo adeguato e attento con numeri sostenibili senza alcun costo a carico del Comune! Dalle attuali 150 si passerebbe a 60 / 80 persone!  L'ente capofila del progetto sarebbe proprio il Comune che riceverebbe le risorse economiche previste e che assegnerebbe la gestione di tutto ad associazioni o cooperative che tra l'altro potrebbero creare nuovi posti di lavoro per cittadini, soprattutto per i giovani, perché si renderebbe necessario l'impiego di tutor e operatori per seguire e controllare ogni cosa. Recentemente il Governo si è impegnato a garantire a coloro che aderiscono allo Sprar numeri chiusi e precisi di rifugiati e richiedenti asilo; le persone attualmente ospitate nei Cas di Omegna, verrebbero destinate ad altri centri dalle autorità competenti. Tra l'altro ci pare che in prospettiva l'ex Albergo Vittoria potrebbe diventare un Ostello che riteniamo utile e strategico anche per altri settori. Varrebbe quindi la pena di pensare di renderlo progressivamente disponibile magari entro il prossimo anno. Ma non siamo limitati a immaginare finalmente una gestione diversa dei migranti; abbiamo verificato la possibilità di avviare un dialogo importante con le cooperative, alcune delle quali sarebbero disponibili a fornire servizi rivolti ai cittadini di Omegna in difficoltà; ad esempio una mensa sociale e altre attività simili di cui (purtroppo) sembra esserci bisogno”. (l.p.)