DOMODOSSOLA- 01-02-2017- Il primo cittadino domese insiste
in difesa del nosocomio ossolano, e scrive un'ulteriore lettera al direttore generale dell'Asl invitandolo a non penalizzare l'ospedale San Biagio per sanare una presunta problematica di personale all'ospedale di Verbania:
“Sono venuto a conoscenza- spiega Pizzi- di una situazione di criticità che interessa il personale delle sale operatorie dell'Ospedale Castelli di Verbania. Le scrivo in quanto preoccupato del fatto che tale criticità possa portare ad una riorganizzazione che avrebbe certo dei riflessi negativi sull'operatività delle sale operatorie dell'Ospedale San Biagio. Infatti da ciò che mi risulta non si può chiedere più di così alla squadra del personale che ruota intorno all'attività delle sale operatorie del nostro Ospedale.
L'organico è appena sufficiente per garantire le sedute nella sale operatorie di Domodossola e un ulteriore carico metterebbe a serio rischio un equilibrio già reso difficile dalle condizioni attuali.
Mi permetto inoltre di evidenziare che gli operatori, per recarsi a Verbania ed essere pronti in sala operatoria alle 08.00, dovrebbero partire da Domodossola almeno intorno alle 6.30/7.00 e dovrebbero rientrare alle 14.00 per essere in regola con i limiti dell'orario contrattuale: circa due ore di viaggio per appena 5 ore di lavoro effettivo non appare certo una soluzione ragionevole.
Vista la difficoltà nel reperire strumentiste formate appare impossibile immaginare di adottare una soluzione temporanea che tale poi non risulterebbe per forza di cose, comportando di conseguenza tutta una serie di riflessi negativi che come le ho anticipato non possono non preoccupare.
Per questi motivi mi vedo costretto a manifestarLe la mia assoluta contrarietà a qualunque tipo di soluzione che rischi di penalizzare anche minimamente il funzionamento dei servizi dell'Ospedale “San Biagio”, così come ho già ribadito più volte e così come era stato garantito pubblicamente da noti esponenti politici regionali e nazionali”.