VERBANIA – 02.02.2017 – Al volante non era stato
troppo disciplinato e, dopo aver consumato tutti i punti della patente, era stato costretto a tornare a scuola guida per risostenere l’esame, che poi non superò. Senza patente Pietro Calati viaggiava nell’autunno del 2013 sul proprio ciclomotore quando fu fermato dalla polizia municipale nella bassa Ossola. Agli agenti non seppe fornire, né la patente di guida, né il talloncino dell’assicurazione. Gli fu elevato un verbale con l’obbligo, entro dieci giorni, di presentarsi al comando per esibire i documenti mancanti. Quando si recò dai vigili, però, non fornì la patente (che non possedeva) ma un’autorizzazione provvisoria rilasciata per poter circolare prima dell’esame di guida, una sorta di “foglio rosa”. I vigili lo fotocopiarono, trattenendo il foglio, e lo lasciarono andare ma, poi, s’accorsero che la data riportata era scarabocchiata e vollero approfondire chiedendo informazioni alla Motorizzazione e concludendo che era stata falsificata. Ma di quella falsificazione, né dell’eventuale autore, non v’è certezza perché la denuncia è basata su una fotocopia e la Motorizzazione non conserva una copia dell’originale. Calati, difeso dall’avvocato Emanuele Rossi, è stato così assolto perché il fatto non sussiste.