1

ambulanza ospedale

DOMODOSSOLA- 03-02-2017- Una donna, che ha avuto le doglie

mentre era a poche centinaia di metri dall'ospedale domese, sarebbe stata soccorsa da un'ambulanza, ed i volontari della Croce Rossa avrebbero ricevuto l'ordine di portarla a 45 chilometri di distanza, ovvero a Verbania. E' vero? C'è un tentativo di sminuire il Punto Nascite domese per cercare poi di chiuderlo a favore di quello verbanese? Proprio per sapere con esattezza come sono andate le cose lo scorso gennaio il sindaco domese Lucio Pizzi ha scritto all'Asl: “Faccio seguito a mia nota del 23gennaio scorso- spiega Pizzi- all’oggetto “Riorganizzazione assistenza parto e cure pediatriche presso l’Ospedale San Biagio di Domodossola” per avere delucidazioni sulla grave segnalazione di un volontario della Croce Rossa di Domodossola riportata dai media nei giorni scorsi.

In data 28 gennaio scorso Vco Azzurra Tv ha infatti riportato le dichiarazioni di un volontario della Croce Rossa Italiana di Domodossola che spiegava come avessero ricevuto una chiamata dal 118 per portare una donna incinta e con le doglie dal Consultorio Ostetrico di via Scapaccino in Domodossola all’Ospedale Castelli di Verbania, a 45 chilometri di distanza..

I volontari della Croce Rossa, visto lo stato di sofferenza della donna urlante che lamentava un crescere di dolori per l’imminente parto e preoccupati per l’incolumità sua e del nascituro, contravvenendo agli ordini della centrale operativa hanno optato per il trasporto al Dea dell’Ospedale San Biagio di Domodossola, distante poche centinaia di metri dal Consultorio di via Scapaccino. Sono a chiederle cortesemente se quanto sopra riportato corrisponde al vero e, in ogni caso, La invito a farmi cortesemente pervenire una ricostruzione più dettagliata possibile dell’episodio. Risulta evidente che l’episodio, se confermato, non potrebbe che confermare ed accrescere lo stato di preoccupazione già palesato rispetto all’inaccettabile “veicolamento” di parti verso Verbania”.