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VERBANIA – 06.02.2017 – Ha trovato un telefonino

abbandonato nella siepe all’uscita della discoteca La Rocca di Arona, l’ha raccolto e ha pensato di tenerselo, gettando via la sim card contenuta. Qualche giorno più tardi, a un amico minorenne che gli chiedeva un apparecchio in prestito perché il suo era guasto, ha fatto un favore che ha portato entrambi a avere guai con la giustizia. Emilio De Lisa, un giovane di Borgomanero, è stato processato oggi dal tribunale di Verbania. Era accusato di ricettazione ma il reato contestato è stato derubricato su richiesta del pm Anna Maria Rossi in appropriazione di cosa smarrita e, per effetto della depenalizzazione intervenuta l’anno scorso, è stato assolto.

I fatti risalgono al giugno 2013. Alle tre e mezza di notte, finita la serata in discoteca con gli amici, De Lisa si avvia verso l’auto e incappa nel telefonino, che ingenuamente raccoglie. Si tratta di uno smartphone Htc di modesto valore, inferiore al suo i-phone nuovo, tanto che non lo utilizza nemmeno e lo tiene in casa. I problemi nascono quando l’amico, oggi maggiorenne, gli chiede se ha un cellulare da dargli. L’inserimento di una nuova sim card fa subito rintracciare l’apparecchio, il cui smarrimento era stato denunciato da un’altra avventrice della discoteca, sconosciuta all’imputato. Fin dall’inizio ai carabinieri i due non avevano nascosto i fatti, giustificati come un’ingenuità. Accertato che non c’è stato furto, né ricettazione, De Lisa, assistito d’ufficio dall’avvocato Roberto Gentina, se l’è cavata evitando una condanna.