PIEVE VERGONTE- 09-02-2017- Altro che “una fonte di straordinaria importanza
per l’economia del territorio”, secondo quanto scritto nell' interrogazione al presidente Stefano Costa, con richiesta di risposta scritta, dai tre consiglieri del Gruppo Consiliare “La Provincia per il Territorio” Luigi Spadone, Fabio Basta e Mario Geraci sulla bonifica Syndial in Pieve Vergonte, al momento, pare, risultino quasi totalmente escluse dai lavori affidati le aziende locali.
Eccola:
“Premesso che:
con legge 426/1998, il cui articolo 1 definisce le modalità di adozione da parte del Ministero dell’Ambiente del Programma Nazionale di Bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati di interesse nazionale, si individua, fra i primi siti, quello di Pieve Vergonte, successivamente perimetrato con decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 10 gennaio 2000;
con il Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare prot. n. 4599/TRI/DI/B del 21 ottobre 2013 è stato approvato il “Progetto Operativo di Bonifica del sito di proprietà Syndial” ricadente nel sito d’interesse nazionale di Pieve Vergonte;
i lavori oggetto del Progetto Operativo di Bonifica sono complessi ed articolati e saranno distribuiti su un arco temporale di circa 12 anni, con una spesa a carico di Syndial S.p.A. stimata in circa 160 milioni di euro, anche se in altre fonti la spesa risulta di 250 milioni di euro (mentre da dichiarazioni apprese a mezzo stampa dell’Amministratore Delegato di Syndial parrebbe concretizzarsi un intervento di circa 400 milioni di euro di investimento nell’area);
la Provincia del Verbano Cusio Ossola è coinvolta nel protocollo di coordinamento sottoscritto in data 10 luglio 2015 fra le Amministrazioni locali e la società Syndial S.p.A per la gestione delle fasi realizzative del “Progetto Operativo di Bonifica del sito di proprietà Syndial”;
è stata istituita una Cabina di Regia che si riunisce almeno ogni 3 mesi;
preso atto che, quasi in sordina e abbastanza lentamente da quando dato vedere, sono iniziati i primi lavori benché in forza del protocollo di coordinamento Syndial debba condividere con gli interlocutori del territorio i passi della complessa opera di risanamento;
sottolineato che le opere di bonifica oltre a rappresentare un significativo impegno di risanamento ambientale sono stati presentati come occasione di un significativo rilancio economico e occupazionale del territorio, che versa in note condizioni deficitarie tanto da essere riconociuto dalla Regione Piemonte nel 2012 come area a crisi complessa
SI INTERROGA
il Signor Presidente della Provincia del Verbano Cusio Ossola
al fine di conoscere quali siano i lavori nel frattempo iniziati e le relative tempistiche;
per conoscere se il cronoprogramma degli interventi risulta al momento rispettato e se siano presenti altre criticità non considerate in precedenza, quali, ad esempio, la contaminazione da amianto che ha di recente portato al sequestro di un’area di 400 metri quadrati all’interno della zona oggetto di bonifica;
per comprendere quali siano e saranno le opportunità per le aziende locali che, al momento, pare risultino quasi totalmente escluse dai lavori affidati, benché l’opera – come accennato in premessa – sia stata indicata come una fonte di straordinaria importanza per l’economia del territorio;
per conoscere se siano stati monitorati con attenzione gli appalti e i relativi ribassi – seppure trattasi di materia in capo a Syndial, ma sulla quale la Provincia non può non porre attenzione – onde evitare che affidamenti con offerte troppo basse costringano le imprese locali, già fortemente penalizzate per l’economia locale in fase recessiva, a partecipare ai subappalti previsti (unica reale e concreta possibilità per le queste di intervenire nei lavori) in condizioni di sfruttamento, facendo conseguire sviluppo pari a zero per il territorio e ritardi nella conclusione dei lavori o, nel peggiore dei casi, non completamento degli stessi;
per conoscere se vi sono altre risorse economiche destinate da Syndial oltre a quelle direttamente connesse alla bonifica e se siano previste ulteriore opere: in caso affermativo come e da chi siano gestite le risorse e queste opere;
per richiedere di essere costantemente aggiornati in forza del protocollo sottoscritto da Syndial anche con codesta Amministrazione e per garantire il nostro ruolo di vigilanza e di opposizione;
per comprendere se gli uffici provinciali, anche a seguito delle acconsentite mobilità in uscita di gran parte del personale, siano oggi in grado di svolgere concretamente e celermente le proprie opere autorizzative, di collaudo e di certificazione della bonifica in itinere”.