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corti bottone rosmini

DOMODOSSOLA – 09-02-2017- La Festa della cella, ovvero l'anniversario

dell'arrivo del Beato Antonio Rosmini al Sacro monte Calvario il 20 febbraio 1828 sarà particolarmente importante quest'anno in quanto si ricordano anche i 10 anni della beatificazione. Per l'occasione giungerà in Ossola, per la prima volta da Cardinale, Monsignor Renato Corti. Il vescovo Emerito di Novara è molto vicino al mondo rosminiano è un ascritto Rosminiano. Il Padre generale dei rosminiani Vito Nardin gli donò per la nomina di Cardinale uno dei quattro bottoni di riserva della veste da cardinale che Rosmini aveva fatto realizzare. Nell’estate del 1848 Papa Pio IX promise a Rosmini che l’avrebbe fatto Cardinale, invitandolo a preparare per tempo il necessario corredo, solo che la Repubblica Romana fece scappare il Papa a Gaeta, e la nomina cardinalizia sfumò. Il programma prevede l'11 febbraio alle 11 la messa alla grotta di Lourdes al Calvario l'affidamento a Maria della Parrocchia, dell'Istituto e degli ammalati. Dal 12 al 19 febbraio alle 16.30 Messa nell’Oratorio dell’Addolorata con uno spunto di riflessione rosminiana e al termine un momento di preghiera nella “Cella”. Dal 12-25 febbraio ritiro spirituale per i giovani Rosminiani, aperto a giovani in discernimento. Sabato 18 febbraio alle 16,30 al Liceo delle Scienze Umane “Antonio Rosmini”: Incontro“L'irrevocabil presente” Rebora e lʼEpistolario ascetico di Rosmini. Con il Professor Gianni Mussini e la Professoressa Elisa Manni. coordina il professor Carlo Teruzzi. Domenica 19 febbraio alle18 "Concerto della Cella" in Sala Bozzetti al Calvario con Gerardo Chimini al pianoforte. Lunedì 20 febbraio alle 11 S. Messa per gli Studenti dell'Istituto Rosmini e dell'Istituto Alberghiero Mellerio Rosmini. Il 25 febbraio alle 18 nella chiesa collegiata si svolgerà la messa presieduta dal cardinal Renato Corti. “Siamo in attesa di un miracolo per la canonizzazione di Rosmini – spiega il rettore del Sacro Monte Paolo Giroli – dalla beatificazione abbiamo notato un aumento della devozione e dell'interesse sia per la via Crucis sia per la figura di Rosmini. Il nostro centro ha una bella vitalità”.

Mary Borri