VERBANIA – 09.02.2017 – Ai carabinieri di Arona
che lo sospettavano di aver guidato sotto l’effetto di sostanze stupefacenti (l’andatura del mezzo era “sospetta” e in auto erano stati trovati anche alcuni pezzi di “fumo”) aveva dichiarato d’essersi fatto una canna, rifiutandosi però di sottoporsi all’esame. Per questo motivo Nicola Pece, automobilista bloccato a un controllo stradale l’anno scorso a Arona, è stato raggiunto da un decreto penale e s’è visto ritirare la patente – alla fine per un solo mese, dopo che altri esami in periodi successivi hanno evidenziato la non assunzione di stupefacenti – e comminare una forte multa. Multa contestata con l’opposizione discussa in tribunale a Verbania. Per il suo avvocato, Enrico Moschini di Torino, era da assolvere perché non adeguatamente informato dei suoi diritti. Per il pm Maria Portalupi andava condannato a 6 mesi e 1.500 di multa. Il giudice l’ha giudicato colpevole attribuendogli 4 mesi e 1.000 euro di multa.
Per quel controllo notturno l’automobilista ha avuto anche altri problemi poiché la detenzione nel veicolo di un manganello gli ha comportato un altro decreto penale di condanna che, però, non ha contestato.