MADONNA DEL SASSO – 12.02.2017 – È stato espulso,
non potrà rientrare e dovrà pagare anche le spese legali. È questa la sorte di Caleb Nwabueze, giovane nigeriano ospite del centro per profughi di Madonna del Sasso destinatario di un ordine di revoca dell’accoglienza disposto dal prefetto. All’inizio di ottobre dell’anno scorso i gestori della struttura inviarono a Villa Taranto segnalazioni su gravi comportamenti dell’ospite, definito “persona non collaborativa”, autore di aggressioni, furti e minacce (anche di morte) agli altri richiedenti asilo. Dopo che s’era rifiutato di essere trasferito da Omegna a Madonna del Sasso – operazione portata a termine dalla polizia – ha creato continui problemi, tanto che s’è reso necessario il suo allontanamento, tempestivamente disposto dal prefetto pochi giorni dopo la segnalazione. Nwabueze, però, l’ha ritenuto ingiusto presentando ricorso al Tar Piemonte e contestando 1) il mancato diritto di difesa poiché il provvedimento non gli fu tradotto nella sua lingua, 2) l’eccesso della misura, 3) la non puntuale contestazione delle singole condotte. Mercoledì scorso il ricorso è stato discusso al Tar e la Prima sezione l’ha rigettato in toto, condannando anche il nigeriano a pagare 500 euro di spese di giudizio.