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stazione domo binari lunga

DOMODOSSOLA- 13-02-2017- Dopo la lettera del dottor Alberto Bellocco

al comune domese in cui si lamenta il mancato funzionamento dell'ascensore in ore notturne alal stazione domese, rendendo così impossibile usufruirne ai disabili, interviene Daniele Corti, il direttore della società Subalpina di imprese ferroviarie, padroan della “Vigezzina”: “Gentile Dott. Bellocco- scrive- la ringrazio innanzitutto per aver voluto approfondire una questione particolarmente cara anche al sottoscritto e alla Società Subalpina di Imprese Ferroviarie (SSIF) che in qualità di Direttore rappresento. Abbiamo sempre fatto e continuiamo a fare della mobilità lenta e sostenibile una bandiera cui crediamo fortemente. La Sua nota, che ci coinvolge “impropriamente”, consente di chiarire definitivamente quali siano compiti e responsabilità della SSIF rispetto al capolinea della ferrovia, situato, come è noto, al di sotto della stazione internazionale di Domodossola.

Gli ascensori, cui Lei fa riferimento nello scritto indirizzato al Sindaco e all'Amministrazione Comunale di Domodossola, sono infatti di proprietà della SSIF e hanno la finalità di consentire a persone anziane e/o con mobilità ridotta di fruire dei servizi ferroviari di nostra competenza (linea da Domodossola a Locarno) e di collegare, quindi, il tunnel di partenza dei treni della Ferrovia Vigezzina-Centovalli sia a Piazza Matteotti sia ai binari 2 e 3 della Stazione Internazionale RFI/Centostazioni di Domodossola. Questi ascensori, pertanto, non hanno lo scopo di collegare i binari 2 e 3 della Stazione Internazionale (RFI/Centostazioni) di Domodossola con l’atrio della stazione stessa o con le vie che portano al centro città. Questo collegamento, come comprenderà, compete esclusivamente al proprietario della stazione internazionale (RFI o Centostazioni): certamente non compete, non può e non potrebbe in ogni caso competere alla nostra Società.

Importante è la questione da Lei sollevata sugli orari di apertura del nostro capolinea e, conseguentemente, dei nostri ascensori, in riferimento alla quale tengo a sottolineare quanto segue. Due mesi fa (11 dicembre dello scorso anno) gli orari sono cambiati e l'ultimo treno della Ferrovia Vigezzina-Centovalli in partenza da Domodossola per Locarno lascia il nostro tunnel alle ore 19.25; l’ultimo treno in arrivo è quello delle 19.36. Quanto sopra è facilmente riscontrabile sul sito www.vigezzinacentovalli.com

Pertanto gli impianti del capolinea devono restare totalmente attivi per garantire – esclusivamente - la fruizione dei servizi sulla linea Domodossola – Locarno sino alle 19.36.

Tornando dunque alla problematica giustamente messa in evidenza dal Suo scritto, ma che come comprenderà è slegata da nostre dirette competenze, ci preme sottolineare che a quanto ci risulta, il gestore della rete ferroviaria nazionale (RFI/Centostazioni) ha un apposito servizio per supportare adeguatamente tutte le persone con mobilità ridotta e per consentirne la mobilità all’interno della loro infrastruttura.

Vorrei infine sottolineare come la nostra Società sia sempre stata disponibile a valutare con l'Amministrazione Comunale di Domodossola tutte le possibili azioni volte a migliorare la mobilità verso il centro Città (si vedano ad esempio i prolungamenti di orario accordati in occasioni particolari o di grande affluenza). Devo però far presente che la mancanza di eventuali impianti la cui competenza è di altri non può essere affrontata dalla SSIF e che un eventuale prolungamento degli orari di apertura comporterebbe oneri economici, difficilmente sostenibili, dovuti alla necessità, già evidenziata, di garantire la presenza di personale presso la sede.

Per quanto ci compete, dunque, le nostre strutture garantiscono in autonomia la totale accessibilità a persone con mobilità ridotta, sia attraverso gli ascensori in questione, sia, in alternativa, da Via Piave (per intenderci attraverso la via di accesso situata dalla parte opposta rispetto a Piazza Matteotti), dall'inizio alla fine dell'esercizio di nostra competenza.

La ringrazio nuovamente e spero di aver chiarito la situazione con esplicito riferimento alle nostre competenze e alla nostra volontà di confronto e miglioramento anche di questi servizi complementari, importanti tanto quanto la nostra attività principale di trasporto ferroviario.

Un cordiale saluto. Ing. Daniele Corti Direttore – Società Subalpina di Imprese Ferroviarie”