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borghi tavolo bandiere

NEW YORK-14-02-2017- Gioe e dolori per il parlamentare ossolano,

forse il primo politico di questa terra che ha avuto l'onore di intervenire ufficialmente, lunedì scorso, ad una riunione ufficiale, nel caso quella Interparlamentare dedicata all'Ambiente, a New York, nella sede Onu, presiedendo al contempo anche un incontro bilalterale tra le delegazioni parlamentari di Italia e Afghanistan.

Il successo in campo internazionale del parlamentare ossolano viene però rovinato dalla “bacchettata” giuntagli nei giorni scorsi dal Presidente di Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti. In una lettera pubblica, che, come spiega la consigliera della Fondazione Francesca Zanetta, è stata spedita ad un giornale on line locale che aveva pubblicato un commento di Enrico Borghi sulle revoche di alcuni contributi Cariplo, spiegava che “sono totalmente fuori luogo le affermazioni di Borghi che urla allo scandalo e, poco documentato, afferma che la Fondazione Cariplo penalizza il territorio con “una mannaia moralizzatrice”, semplicemente perché osserviamo le regole che in partenza condividiamo con chi propone progetti. Sappia Borghi – so che lo sa - che noi con il territorio parliamo e ci confrontiamo molto di più di quanto lui non scriva”. “ Borghi afferma che “non facciamo istruttorie vere”: ho la sensazione che ne abbia avuto invece la prova, quando ha insistito per far rientrare il suo Comune di Vogogna in un progetto per il quale non esistevano i requisiti (per la cronaca, anche il comune di Vogogna negli anni è stato destinatario di contributi: 6 progetti, 348mila euro).

Mi sorge il dubbio che questo attacco di Borghi dipenda anche dalla nostra decisione di non selezionare un progetto a cui lui teneva, sul bando delle Aree Interne: ho spiegato personalmente i motivi. Spiace che si muovano accuse gratuite verso una fondazione che le procedure le rispetta. Facile parlare di merito salvo poi criticare il rispetto delle regole quando, all'occorrenza, queste non ci piacciono”. “Sono stati 128 i provvedimenti di revoca attuati sul territorio della Lombardia e sulle altre zone di competenza della Fondazione. Il VCO non è dunque nel mirino, ma è stato considerato alla stessa stregua di tutte le altre zone.

Non coinvolgete quindi la Fondazione in beghe politiche, non vi è permesso; non inventate dietrologie che non esistono. Del resto la stampa locale, nella corposa rassegna che abbiamo potuto leggere in questi giorni ha ben rappresentato il problema e le responsabilità.

Borghi affidando il commento a Ossolanews ha invece dato un taglio molto diverso, con giudizi verso le persone e le istituzioni. Attacca ad esempio in modo generico il sistema della fondazioni bancarie affermando che occorre introdurre una riforma legislativa, auspicando “una nuova stagione di responsabilità pubblica”: Borghi è rimasto un po’ indietro, non è aggiornato rispetto a quanto è successo sul fronte normativo a livello nazionale, con gli accordi Acri (l’associazione che riunisce le fondazioni di origine bancaria) e Ministero dell’Economia e delle Finanze. Da un Deputato ci aspetteremmo una maggior conoscenza dei temi di attualità.

Se poi Borghi si riferisce a Fondazione Cariplo quando parla di “principi di trasparenza, correttezza e terzietà” non osservati…”