ARIZZANO – 14.02.2017 – Alla fine
è stato ricoverato all’ospedale “Castelli” di Pallanza e nei suoi confronti è stato disposto un Tso, un trattamento sanitario obbligatorio. Attimi di tensione, ieri sera, nel centro di accoglienza di Arizzano. Carabinieri, polizia e un’ambulanza del 118 sono intervenuti per prestare assistenza a un giovane profugo ospite nella struttura che ha dato in escandescenza per motivi riconducibili alla sua appartenenza. Le forze dell’ordine hanno provato a ricondurlo alla calma ma per sedarlo è stato necessario il ricovero coatto in psichiatria. Non è il primo caso simile che si verifica nella struttura. Tre mesi fa un ospite cercò di gettarsi sotto un’auto in transito in via Intra-Premeno per il timore che gli operatori lo stessero espellendo.
La tensione è alta a Arizzano, il primo centro aperto in città, perché una ventina circa di ospiti sono arrivati al termine delle pratiche burocratiche per la loro regolarizzazione. Chi s’è visto negata l’autorizzazione di richiedente protezione internazionale deve lasciare la casa, ma anche chi l’ha ricevuta, cessata l’emergenza, non può più godere dell’ospitalità e deve cercarsi un’occupazione e un domicilio.