STRESA – 21.02.2017 – (e.p.) - Di violenza sulle donne
si è discusso mercoledì 15 febbraio durante la conviviale del Soroptimist Club del Verbano. Ospite della serata al “Des Iles Borromèes” di Stresa, il vicequestore vicario a Verbania Lorena Di Felice ha ribadito il suo impegno per costruire sul territorio un sistema di prevenzione e aiuto per combattere la violenza di genere, strettamente connessa con la violenza domestica. Il dirigente di polizia ha sottolineato inoltre l'importanza del coinvolgimento di enti, associazioni, scuole, istituzioni per creare una vera e propria rete anti-violenza. Con una novità: "Vorremmo creare una sala d'ascolto da utilizzare non solo per le donne, ma anche per i minori, per le audizioni protette", ha spiegato. Insieme al camper rosa della polizia (il camper anti-violenza che nei mesi scorsi ha fatto tappa nel Vco) anche la campagna "Questo non é amore" rappresenta un importante iniziativa di sensibilizzazione sul tema, reso ancor più toccante anche per via del recente omicidio di Bee. "Il problema, prima di essere criminale, è sociale. La violenza di genere è strettamente connessa con la violenza domestica (padre, marito, fratello, parente) e le violenze spesso sono fatte da persone che ci sono vicine, non sconosciuti", ha ribadito.
Era presente alla serata anche Marina Lanza, dell'ufficio denunce della questura: "da me arrivano le persone con una difficoltà e cercano di trovare in noi delle risposte. Purtroppo i casi di donne maltrattate sono quasi quotidiani. Primo step è l' esposto, secondo step è l'ammonimento. Il terzo é la querela verso il molestatore", ha spiegato sottolineando anche l'importanza di mantenere sempre alta l'attenzione.