VILLADOSSOLA-23-02-2017- Tornare a coltivare nelle zone alte
del Boschetto, Casa Conti, Varchignoli, Noga, Tappia e Valpiana questo l'obiettivo dell'amministrazione e di alcuni residenti. Anche Villadossola sull'esempio di Borgomezzavalle e di altre località ossolane intende recuperare i terrazzamenti. Ieri sera alla Noga si è tenuto un incontro per parlare di recupero dei terrazzamenti e della creazione di associazioni fondiarie. Erano presenti, alcuni componenti del comitato di quartiere Villa Alta, il direttore del Parco Veglia Devero Antrona Ivano De Negri , il consigliere Claudio Minacci l'assessore ai lavori pubblici di Villadossola Fausto Piolanti. “La serata è stata utile per valutare gli scenari possibili di un percorso di recupero ambientale ed economico delle aree agricole montane a Villadossola – ha spiegato Piolanti- superando i problemi della frammentazione fondiaria. Scopo dell'iniziativa è stato quello di condividere idee ed esperienze maturate sul territorio ossolano, al fine di stimolare iniziative per il recupero dei suoli abbandonati”. Nel corso dell'incontro l'assessore ha evidenziato i vantaggi che scaturirebbero dal recupero dei terrazzamenti che vanno dalla pulizia dall'invasione arbustiva e arborea, all'insediamento di nuove produzioni agro-pastorali e quindi alla rivitalizzazione del settore agricolo-produttivo. Verrebbe migliorata anche proposta turistica visto che molti di questi terrazzamenti si affacciano sulla storica via Antronesca. Verrebbe aumentata inoltre la sicurezza dei pendii da potenziali rischi idrogeologici”. Raggruppare terreni, anche solo in forma associativa, offrendo superfici fondiarie di significative dimensioni, rappresenterebbe il primo passo per stimolare l'insediamento di nuove attività agricole grazie ad una legge regionali che stanzia contributi specifici. Le associazioni sono una libera unione fra proprietari di terreni pubblici o privati, eventualmente patrocinata da un Comune. L’obiettivo è quello di raggruppare i agricoli e boschi, abbandonati o incolti, per consentirne un uso economicamente sostenibile e produttivo. Le attività di gestione dei terreni conferiti all’associazione avvengono nel rispetto delle buone pratiche agricole, degli equilibri idrogeologici, della salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio e nel segno dell’economicità ed efficienza della gestione. Ogni associato conserva la proprietà dei suoi beni, che non sono usucapibili. Il proprietario può esercitare sempre il diritto di recesso dalla sua adesione nel rispetto dei vincoli temporali contrattuali tra l’associazione fondiaria e i gestori. Le associazioni fondiarie acquistano la personalità giuridica e sono riconosciute con l’iscrizione nel Registro regionale delle persone giuridiche private.
Mary Borri