VERBANIA – 27.02.2017 – Ha scelto il rito abbreviato
chiedendo che, prima di giudicarlo, il magistrato ascolti la vittima e il testimone del gesto per cui è a processo per rapina e evasione. È stata rinviata al 31 marzo l’udienza del processo a carico di Bilal Moumen, il 19enne italiano di origine marocchina protagonista di un “turbolento” fine settimana a metà febbraio. Nella serata di sabato 11 il giovane si trovava nella zona di piazzetta Menotti a Intra, nelle vicinanze della chiesa di Santa Marta, quando ha avvicinato un sedicenne e, dopo avergli intimato di dargli lo smartphone, gliel’ha portato via con la forza fuggendo. La vittima, aiutata da un amico, ha chiamato il 113 e sul posto sono giunti i carabinieri del Nucelo Radiomobile di Verbania, che l’hanno fermato, arrestato e messo ai domiciliari. Lunedì 13, quando è stato il momento di presentarsi in tribunale per la convalida dell’arresto ha fatto perdere le sue tracce. La polizia del commissariato l’ha trovato solo l sera, al rientro a casa, sotto la quale l’ha arrestato e condotto per una notte in carcere. Alla seconda convalida, scortato dalla polizia penitenziaria, è stato rimesso in libertà con l’obbligo di firma. Oggi il giovane era in tribunale a fianco del suo legale, l’avvocato Bruno Stefanetti. Ha scelto il rito abbreviato, cioè il giudizio sulla base delle prove acquisite, chiedendo però che siano sentiti i due giovani presenti la sera a Intra. L’udienza di fronte al giudice Rosa Maria Fornelli si terrà il 31 marzo.