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tam tam06

VERBANIA – 11.03.2017 – Martedì se ne parlerà a Villa Taranto 

e, con il prefetto e le forze dell’ordine, il comune di Verbania discuterà delle ricadute sull’ordine e la sicurezza pubblica che possono derivare dagli intrusi che sono stati segnalati di notte all’interno dell’ex discoteca Tam Tam di Intra.

La questione è diventata di dominio pubblico in settimana e pare proprio un’emergenza se a essa s’è addirittura interessato il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Lo stato attuale dell’immobile, la sua accessibilità e la sua custodia, dicono però altro.

Oggi pomeriggio abbiamo provato a effettuare un sopralluogo alla struttura, sia dal lato della strada – aperta tutto il giorno – sia dal vicino parco giochi dell’ex minigolf. Su quest’ultimo si affaccia una delle uscite di emergenza del locale un tempo sala da ballo. La porta è aperta e basta allungare una mano per vedersi schiudere l’interno del salone principale. Un paio di metri più a lato è aperto anche un pertugio nella ramina. Da lì si può entrare, anche se con difficoltà, nello spazio un tempo utilizzato come cortile esterno del locale. Non si può invece accedere al cortile da altre parti del parco giochi perché la recinzione è stata rattoppata con pannelli in legno. Se invece si prova a cercare una via d’ingresso da via Sironi, ci si accorge che tutte le porte sono chiuse a chiave. Lo è anche il cancello collocato tra il locale e la stazione di pompaggio della fognatura. Ma lì accanto, alla base del pilone di cemento del sovrastante svincolo stradale che dal ponte conduce all’imbarcadero, la siepe è mancante e la ramina rotta al punto che si entra senza difficoltà piegandosi. A quel punto, una volta nel cortile, si può aprire il cancello grande (la serratura è antipanico), ma anche arrivare a un’altra porta d’accesso al cortile, che è sfondata e dal cui buco si mette piede nella sala da ballo. Per terra ci sono suppellettili vecchie ma non sporcizia e degrado. Il piano terra è abbandonato, qualche vetro è rotto, mancano alcune assi del parquet, tutti i sanitari dai bagni. È invece impossibile salire al piano di sopra, il vecchio alloggio dei proprietari, perché la porta tagliafuoco che si schiude sulle scale è chiusa a chiave.

La stessa porta, tuttavia, lo scorso inverno era aperta, come ha potuto constatare di persona un funzionario del Comune che, all’incirca a ottobre, ha accompagnato per un sopralluogo, alcune persone che erano interessate – ma poi hanno desistito – a chiedere in concessione i locali. Lo stesso funzionario che al piano di sopra ha trovato l’inequivocabile presenza di inquilini abusivi.