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petrulli angelo

VERBANIA – 14.03.2017 – Gli ultimi giorni

li ha trascorsi all’hospice dell’ospedale San Rocco di Intra, opponendosi a un male contro cui nulla, questa volta, ha potuto. Angelo Petrulli s’è spento oggi pomeriggio, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo dello sport e dell’associazionismo del Verbano Cusio Ossola, come testimoniano i numerosi messaggi pubblici di cordoglio che si levano da ogni angolo della provincia. Aveva 68 anni, molti dei quali li ha dovuti trascorrere su una sedia a rotelle a seguito di un incidente sul lavoro, un evento che gli ha cambiato la vita ma che lui ha saputo trasformare in una svolta, per sé e per gli altri. Già appassionato di sport e di calcio – aveva fondato una squadra giovanile a Pallanzeno, suo paese d’origine – ha capito che attraverso l’attività fisica e le competizioni si sarebbero potuti affrontare e superare gli ostacoli di chi doveva convivere con la “diversità fisica”. In questo senso è stato un pioniere dello sport paralimpico. Il Gsh Sempione ’82, la sua creatura più amata, è nato 34 anni fa e è diventato uno dei più importanti club nazionali, con decine e decine di titoli nazionali – individuali ma anche a squadre – nell’atletica leggera ma anche in altri sport. Angelo è stato testimonial nelle scuole, nelle piazze, in ogni occasione in cui potesse portare il suo messaggio, che declinava con semplicità e umiltà, ma anche con tanto cuore e passione. Non era un dotto oratore, ma quando la “banda” del Gsh si fermava nelle palestre a raccontarsi ai ragazzi, la lezione arrivava chiara e forte più che se a parlare fosse stato un professore. Il suo impegno costante e incessante l’aveva fatto diventare una colonna portante del mondo sociale provinciale, ruolo riconosciutogli anche con l’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica. Un cavaliere un po’ speciale, con una carrozzina al posto del cavallo, che ha lottato come un leone finché ha potuto e che lascia un’eredità e un ricordo indelebili.