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VERBANIA – 16.03.2017 – L’Asl dovrà pagare

gli “extra” ai medici del Dea. S’è chiusa con l’azienda sanitaria soccombente nel giudizio civile la vertenza che vedeva 17 dottori in servizio nei reparti di emergenza reclamare una quota di indennizzo dovuta per le prestazioni da questi effettuate in favore dell’Inail. Già a fine 2015 il giudice del lavoro del tribunale di Verbania s’era espresso accogliendo le istanze dei medici e emettendo altrettanti decreti ingiuntivi contro i quali l’Asl ha presentato ricorso, ora respinto.

Ne dà conto con un proprio comunicato, sottolineando come l’Asl debba pagare anche circa 8.500 euro di spese legali, la Uil – Federazione poteri locali, che già in ottobre aveva sostenuto un’altra causa contro l’Asl per la cancellazione di un provvedimento disciplinare a carico di un proprio rappresentante sindacale. Questi, in servizio all’ospedale “Castelli”, era stato chiamato da un’infermiera convocata nell’ufficio della dirigente delle professioni sanitarie, poco distante dal suo reparto. Il colloquio fu “turbolento”: l’infermiera venne trattenuta in ufficio dalla responsabile e il sindacalista se ne andò, trovandosi pochi giorni dopo destinatario di un provvedimento disciplinare proposto dalla dirigente per aver abbandonato ingiustificatamente il proprio posto di lavoro. Contro il provvedimento il sindacalista ha presentato ricorso e l’ha vinto già qualche mese fa. Quel colloquio pare destinato a avere altri risvolti perché a seguito delle pressioni ricevute è stata sporta una denuncia per fatti di rilevanza penale.

Le due cause perse dall’Asl sono, per la Uil – Fp, una “dura lezione” ai vecchi e nuovi “oligarchi della Direzione generale”, che “non risponde alle nostre innumerevoli lettere o lo fa, come dicevano i protagonisti di Amici miei, con delle ‘supercazzole’ senza testa e senza coda. Ancora una volta abbiamo i pantaloni ben saldi sotto l’ombelico e non ci caleremo le braghe”.