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petrulli angelo mapei

PALLANZENO- 16-03-2017- E' il sindaco di Pallanzeno Gianpaolo Blardone

a farsi carico, a nome di tutta la sua comunità, di esprimere il dolore per la sua scomparsa e l'affetto e la stima nei confronti di Angelo Petrulli, il fondatore del gruppo Gsh Sempione di cui domani si celebreranno i funerali: “Apprendere della scomparsa di Angelo- scrive il sindaco Gianpaolo Blardone- è una notizia che mi addolora personalmente, e commuove profondamente tutta la comunità di Pallanzeno.

Con la sua straordinaria umanità, Angelo lascia un segno indelebile nel nostro paese. Ha saputo trasmettere a tutti la sua forza d’animo e il suo entusiasmo per la vita. Bastava incontrarlo per sentirsi rinfrancati nell’affrontare le piccole difficoltà di ogni giorno.

Il suo non era un conforto che veniva da parole di circostanza. Veniva dal suo esempio concreto, dalla sua coraggiosa dignità, dalla capacità di vivere l’handicap, non come un limite alla gioia di vivere, ma anzi come una spinta per entrare ancora più profondamente in contatto con l’altro e per mettersi al servizio del prossimo.

Di bene Angelo ne ha fatto davvero tanto. Penso ai ragazzi diversamente abili che grazie al GSH Sempione da lui fondato, hanno trovato nello sport un’opportunità preziosa per stare in amicizia, sentirsi accolti e amati, e conquistare la fiducia in se stessi. Ma penso anche ai tanti bambini e ragazzi di Pallanzeno, oggi adulti e genitori a loro volta, che avevano nel suo negozio di articoli sportivi, un punto di ritrovo e il luogo in cui incontrarsi per inseguire i loro sogni correndo incontro a un pallone.

Angelo è stato infatti anche dirigente della squadra di calcio del paese, dove tanti ragazzi hanno giocato, e insieme a loro ha esultato per ogni vittoria e gli è stato vicino in ogni difficoltà.

Ci sarebbero tantissimi episodi da raccontare. Mi viene in mente, ad esempio, quando si fermò ad aiutare i suoi ragazzi che stavano disperatamente tentando di rendere praticabile il campo dopo un acquazzone. Lavorarono per ore, ma alla fine la partita si giocò. E’ un semplice esempio, ma la dice lunga sulla sua grandezza d’animo.

Ed’ è proprio la semplicità dei suoi gesti e del suo sorriso, che oggi Angelo ci lascia come testimone, per riprendere un’immagine della sua amata atletica. Sta a noi raccoglierlo per far vivere con noi un po’ del suo spirito di affrontare la vita e della sua capacità di essere sempre pronto a donarsi con generosità”.