DOMODOSSOLA –17-03-2017- I quadri dei pittori Vigezzini da maggio
a settembre lasceranno Palazzo San Francesco per far spazio ad una mostra d'arte contemporanea di respiro internazionale denominata “Have a nice time. da Kounellis a Shiota - Lavoro e passione nei 20 anni della galleria Scognamiglio” proposta dalla galleria Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea di Milano e curata dal critico d’arte Antonio D’Amico. L'organizzazione dell'evento da parte del Comune comporterà una spesa indicativa di 25 mila euro. Nel panorama artistico degli ultimi vent’anni, ricco di nuove modalità di pensiero visuale e di idee, si inserisce il lavoro e la passione di Mimmo Scognamiglio che in questo girotondo appassionato è un anello di congiunzione tra artisti in grado di cavalcare linguaggi e proporre nuove letture del reale e dell’Io e i collezionisti, sempre alla ricerca di immagini entro cui ritrovarsi. La mostra propone un percorso di circa 25 opere che raccontano il lavoro e le passioni di Mimmo Scognamiglio, il gallerista che tra Napoli e Milano ha tracciato con le sue scelte artistiche uno spaccato di storia dell’arte contemporanea, tra Kounellis e Shiota. “Dal 1995 a oggi si sono susseguiti nelle sue gallerie, artisti che oggi calcano il panorama dell’arte internazionale e dettano ondate di pensiero e che sarà possibile vedere radunati insieme nella suggestiva cornice di Palazzo San Francesco a Domodossola. La mostra è dunque un racconto per immagini - spiega il curatore della mostra nella scheda descrittiva -che diventano il fissante di istanti di vita vissuta, di pensieri sconnessi tra loro che si lasciano ricomporre o dipanare dal pubblico con singolarissime interpretazioni e chiavi di letture. Infatti, le opere che si posano sotto ai nostri occhi, tra gli spazi del Palazzo San Francesco, sono frutto di un percorso mentale intrapreso dall’artista che rimane pur sempre fascinosamente misterioso, tanto è vero che ogni opera assume il suo valore reale soltanto grazie al messaggio che ne recepisce chi guarda”. A Domodossola sarà possibile ritrovare vicini tra loro tanti percorsi visibili nelle opere di Maddalena Ambrosio, Chiharu Shiota, Antony Gormley, Peppe e Lucio Perone, Jason Martin, Mimmo Paladino, Joerg Lozek, Daniel Canogar, Jannis Kounellis, Jenni Hiltunnen, Jaume Plensa, Anneé Olofsson, Bernardi Roig, Marcus Harvey, Gavin Turk, Giovanni Manfredini, Ximena Garrido Lecca, Spencer Tunick, Julian Opie, Max Neumann, Massimo Kaufmann, Gideon Rubin. “È questo uno spaccato caotico- scrive ma in pieno fermento della cultura artistica del così detto “secolo breve”, non sempre d'Amico - ben definibile entro un linguaggio riconoscibile e univoco, che ha portato questi artisti a sventrare il vecchio concetto di “bellezza” e a definire inediti percorsi che mettono in relazione mondi empirici e sistematici. Questo progetto espositivo è una finestra che si spalanca sulla storia artistica dell’ultimo ventennio, aperta sugli interessi e sul lavoro portato avanti con divertimento e passione da Mimmo Scognamiglio”.
Mary Borri