1

polizia scritta portiera

DOMODOSSOLA- 23-03-2017- Ci risiamo. Cambiano le persone

coinvolte e cambia l’oggetto usato come “specchietto per le allodole”, ma l’esito di una truffa informatica è sempre lo stesso: il conto corrente alleggerito, eventualmente anche di una discreta sommetta, e tanta amarezza da parte di chi si accorge di essere stato raggirato: "Due casi in due giorni- spiegano dalal Questura- questo il dato che mette in chiaro le dimensioni del fenomeno. Ancora una volta sottolineiamo che non si vuole affatto demonizzare il circuito di vendita “on-line”, che offre all’acquirente numerosi vantaggi (una varietà merceologica che è impossibile trovare nei negozi fisici, la comodità dell’acquisto, effettuato da casa, e perché no, la convenienza che solo chi tratta grandi stock di oggetti può offrire) e tuttavia, è un dato di fatto che, tra i tanti venditori onesti, si nascondono approfittatori di ogni risma, truffatori resi ancora più audaci dal parziale anonimato assicurato da contatti “a distanza”.
I fatti: un residente di Domodossola, adocchia un esemplare di stufa a pellet, su un noto sito di aste on-line. Esce sconfitto dalla sfida a colpi di rialzi, ma viene ricontattato dal venditore il quale, adducendo il ritiro dell’offerta, da parte dell’aggiudicatario, si mostra disponibile a trattare con lui la vendita dell’oggetto.
350 Euro, questo il prezzo pattuito, che l’acquirente si impegna a versare tramite bonifico bancario sul conto corrente indicato. Peccato che, a pagamento effettuato, il tempo trascorra inutilmente senza che il bene gli venga spedito".