MONTEBELLUNA – 23.03.2017 – Le adesioni hanno raggiunto
il 60% e il termine ultimo per transare è stato prorogato di una settimana. Prosegue a marce forzate il percorso di Veneto Banca per convincere i suoi circa 75.000 soci-azionisti a conciliare con l’istituto chiudendo la vertenza delle azioni svalutate. Nel 2016 il valore delle azioni è crollato, passato da 33-40 euro (a seconda di quando sono state acquistate) a 20 centesimi. In tanti si sono rivolti a avvocati e associazioni di categoria per avviare arbitrati e cause civili, vere e proprie mine sul cammino di risanamento dei conti. Impegnata in una difficile operazione di ricapitalizzazione e al lavoro per il piano di fusione con la popolare di Vicenza, Montebelluna ha così varato un’offerta conciliativa che, poco alla volta, sta decollando. Nell’ultima settimana i “sì” – forse in parte anche per via delle voci che davano per vicino il bail-in dell’istituto – il numero di accordi è salito e, anche se lontano dall’80% fissato come obiettivo minimo in offerta, s’è arrivati al 60%. Così è stato deciso di prorogare dal 22 al 28 marzo.