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gemellaggio iglesias anzasca

DOMODOSSOLA- 27-03-2017- Sarà ratificato anche ai piedi del Monte Rosa

il patto di gemellaggio fra la Città di Iglesias e i comuni di Macugnaga, Ceppo Morelli, Vanzone con San Carlo, Bannio Anzino, Calasca Castiglione, Piedimulera e Pieve Vergonte, già sottoscritto lo scorso 10 maggio presso la sala consigliare della città sarda: "Appuntamento giovedì 30 marzo alle ore 17.30 al Centro Culturale Mario Massari di Pieve Vergonte- spiegano i promotori- dove le delegazioni comunali apporranno la loro firma alla presenza degli alunni e dei docenti dell’Istituto Comprensivo Eleonora D’Arborea di Iglesias, fautori dell’iniziativa insieme agli studenti e agli insegnanti dell’ex Istituto Comprensivo di Piedimulera (ora accorpato all’Istituto Comprensivo “Attilio Bagnolini” di Villadossola), all’Associazione Culturale “Figli della Miniera” di Pestarena e all’Associazione Culturale “Prendas de Iglesias”.
Il gemellaggio affonda le sue motivazioni nella comune cultura mineraria, nell’amore per la propria terra e nell’orgoglio per le proprie tradizioni e radici storiche, oltre al desiderio di ricordare le decine di minatori sardi, tra cui 21 iglesienti, che giunsero a Pestarena nella prima metà del ‘900 e lì rimasero, con le loro famiglie, fino alla tragedia del 13 febbraio 1960 e alla definitiva chiusura del giacimento.
L’idea di favorire una maggior conoscenza reciproca e di sviluppare i rapporti tra le comunità minerarie nacque nel 2012, quando l’operaio iglesiente Mario Congia realizzò il suo sogno tornando a Pestarena ospite dell’Associazione culturale “Figli della Miniera” e di Angelo Iacchini, suo compagno di lavoro e memoria storica dell’associazione. Risultato raggiunto grazie ai ripetuti scambi culturali e scolastici organizzati dall’Istituto Comprensivo Eleonora d’Arborea di Iglesias e dall’Istituto Comprensivo di Piedimulera, che hanno coinvolto sempre più i Comuni fino all’importante atto di gemellaggio, volto anche alla trasferibilità delle buone pratiche intraprese al servizio dei cittadini oltre che alla valorizzazione della propria realtà economico-culturale e al rafforzamento dei legami tra comunità così fortemente simili".