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tennis mentana due

VERBANIA – 28.03.2017 – I campi da tennis sono salvi

ma, di fatto, il loro uso sarà molto limitato. Giovedì scorso il giudice della sezione civile del tribunale di Verbania Mauro D’Urso ha chiuso in primo grado la causa tra la famiglia di Mariangela Tamboloni e Vito Cortellini e l’associazione sportiva dilettantistica Tennis Verbania sull’annosa questione dei rumori molesti provenienti dal centro sportivo di Trobaso, a fianco della scuola media Ranzoni. In particolare dal campo confinante con l’abitazione della coppia.

I due pensionati, che hanno 75 e 80 anni e vivono in fondo a via Mentana – traversa di via Repubblica – dopo numerose proteste, segnalazioni e esposti (al Comune, al difensore civico comunale e regionale, all’Arpa) hanno avviato nel 2015 una causa civile che il giudice ha deciso in loro favore. Il gioco nel “4” – ma anche negli altri due campi scoperti (se le partite sono in contemporanea) – produce inquinamento acustico “fuorilegge”, che danneggia la quiete e il riposo dei Cortellini. Per questo motivo, rimarcando la valenza sociale dell’impianto sportivo e reputando troppo onerosa una barriera fonoassorbente da 100.000 euro, nell’equilibrare i diritti delle parti il magistrato ha stabilito severe limitazioni per le partite estive (per l’inverno è stato raggiunto un accordo spostando i motori dei “palloni” che coprono due campi lontani dalla casa dei Cortellini).

Tra aprile e ottobre il “4” sarà utilizzabile “in via residuale”, solo se gli altri campi scoperti saranno occupati, e solo in certe fasce orarie: mai la domenica e nei festivi, per tre ore il sabato mattina (10-13), per quattro ore (10-12, 16,30-18,30) durante i feriali. Qualora il Tennis Verbania decidesse di attivare il “4” in una stagione, dovrà pagare un indennizzo economico prefissato ai vicini di casa. Di più, il gioco in contemporanea sui campi 1 e 3 (quelli più lontani) sarà possibile solo per partite singole o solo per un doppio, perché è fatto divieto di avere più di 4 giocatori in campo nello stesso momento.

L’inquinamento

La decisione si basa sull’accertato inquinamento acustico, rilevato già dall’Arpa in una nota dell’agosto 2012, e confermato dal consulente tecnico nominato dal giudice. Questi ha misurato il rumore di fondo avvertito dai Cortellini in soggiorno e in cortile, confrontandolo con quello delle palline colpite dalle racchette. Il primo è molto basso perché la zona è tranquilla: a 100 metri dalla strada, adiacente al torrente San Giovanni, immersa tra tante villette. Il secondo è fino a 16 volte superiore al consentito, ben al di sopra della tollerabilità di 3 decibel stabilita per legge. Di norma i pensionati avvertono di giorno rumori di fondo tra i 35,2 (se sono in casa) e i 38,8 decibel (se sono in cortile), determinando una soglia di sopportabilità 38,2 e 41,8. Una partita di due giocatori sul “4” vale 51 e 52 db, due match in contemporanea sull’”1” e sul “3” con otto giocatori 46 e 49 db.

Il risarcimento

Nella sentenza il giudice ha riconosciuto anche un indennizzo ai Cortellini per il danno patito, che non riguarda la salute, ma l’impossibilità di godere appieno della propria casa. Il Tennis Verbania, cui è stato riconosciuto lo sforzo per trovare una conciliazione, dovrà inoltre sobbarcarsi buona parte delle spese legali e di lite.

L’intervento del Comune

L’area su cui sorge il centro sportivo è del Comune, concessa nel 2004 all’Asd Tennis Verbania fino al 2028 in cambio della costruzione dei quattro campi da tennis, che alla scadenza saranno di proprietà pubblica. In una delle ultime udienze il sindaco Silvia Marchionini ha chiesto di intervenire nella causa, costituendosi con l’avvocatura civica e sostenendo le tesi della società sportiva. Il giudice ha respinto la richiesta, dichiarando inammissibile l’intervento per l’insussistenza di un “interesse meritevole di tutela”, dal momento che il contenzioso non riguarda i campi in sé, ma l’uso che ne viene fatto.