DOMODOSSOLA- 29-03-2017-Il sindaco domese Lucio Pizzi
raccoglie il grido d'allarme lanciato nei giorni scorsi dal personale infermieristico del Dea domese e scrive all'Asl per chiedere delucidazioni. “Egregio Direttore Generale- scrive Pizzi- ho letto con grande attenzione il grido d’allarme lanciato dai medici, dagli infermieri e dagli operatori socio sanitari del Dipartimento di Emergenza e Accettazione dell’Ospedale San Biagio di Domodossola.
La lettera, cui i media hanno dato risalto, descrive una situazione di forte criticità del Dea con gravi disservizi derivanti da pesanti carenze di personale e di organizzazione.
Mi ha colpito, in particolare, l’immagine estremamente toccante della difficoltà nel gestire “i malati più fragili” che, riporto, “devono stazionare in barella per ore e, addirittura, per alcuni casi, per interi giorni”.
Alla luce di questi allarmi che provengono dal mondo del lavoro e che, se certo vanno contestualizzati altrettanto sicuramente non possono restare inascoltati o lasciare indifferenti, sono cortesemente a chiedere di volermi rappresentare se la situazione descritta fotografi effettivamente l’attuale situazione in essere al Dea dell’Ospedale San Biagio di Domodossola.
Nel caso sono a chiederLe con forza fin da ora di porre in essere nel più breve tempo possibile tutti gli interventi necessari al ripristino di un servizio infermieristico e medico al Dea dell’Ospedale San Biagio che sia in grado di rispondere dignitosamente alle necessità del nostro difficile territorio montano, nel rispetto dei cittadini non solo di Domodossola ma dell’Ossola intera.
Come nelle pregresse note da me inviateLe, mi permetto di sottolineare ancora una volta come sia assolutamente indispensabile e prioritario il mantenimento dei livelli di assistenza presso il presidio ospedaliero di Domodossola. Sono quindi a ribadire con forza che l’Ospedale San Biagio di Domodossola non deve subire il benché minimo depauperamento, sulla linea di quanto più volte garantito da noti esponenti politici regionali e nazionali in relazione all’inalterato mantenimenti dei servizi fino all’eventuale realizzazione del nuovo Ospedale di Ornavasso “collina”.