VERBANIA – 05.04.2017 – Il progetto è quello dell’accoglienza diffusa,
delle quote per ogni comune, di più strutture con meno ospiti. Ma è anche quello dei controlli e della “distensione”, del rapporto da rinsaldare con i sindaci. È seguendo questa filosofia che il prefetto del Vco Iginio Olita ha pubblicato in questi giorni un bando per 560 posti di prima accoglienza per richiedenti asilo destinati a sostituire le attuali convenzioni in scadenza. Il numero dei posti è la capienza stabilita dall’intesa Anci-ministero dell’Interno che ha fissato quote proporzionali di richiedenti asilo per ciascun comune. “Al momento abbiamo tenuto fuori quei comuni che hanno presentato la domanda per un centro Sprar di seconda accoglienza, per rifugiati riconosciuti: Villadossola, Vogogna, Premosello Chiovenda, Ornavasso e Pieve Vergonte”, ha spiegato oggi in una conferenza stampa Olita, confermando che attualmente sono attive 29 strutture in 13 comuni. “Mi auguro che i numeri si amplino e che, per effetto dell’accoglienza diffusa, si possano ridurre le quote anche dei centri più grossi e di alcuni comuni come Arizzano e Omegna. Il numero massimo che abbiamo inserito nel bando è 50”.
Tra le novità, una delle più importanti riguarda la comunicazione preventiva al sindaco. Chi parteciperà al bando dovrà inserire tra i documenti di gara la disponibilità scritta di uno o più immobili e dovrà informare le autorità comunali. “Lo sapranno prima di noi – ha precisato il prefetto – che apriremo le buste solamente a maggio. Questa decisione va incontro a chi s’è lamentato di aver saputo in ritardo o di essere stato informato a fatti avvenuti”.
Un altro elemento di novità sarà la definizione di un regolamento comportamentale valido per tutte le strutture e tutti i profughi. “Chi non rispetta le regole rischia anche di perdere il diritto all’accoglienza – ha concluso Olita –. È già accaduto”.