VERBANIA – 06.04.2017 – Il picco statistico
è stato superato e con le nuove misure introdotte dal governo la situazione dovrebbe migliorare. L’emergenza immigrazione – che poi emergenza non è perché il fenomeno è ormai radicato, previsto e prevedibile – nel Vco si traduce nei numeri dell’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale. L’ultimo dato ufficiale della prefettura, riferito a sabato scorso, attesta a 572 gli ospiti dei centri di accoglienza. Il numero è in calo di una dozzina d’unità rispetto a gennaio e febbraio e quasi di trenta inferiore al picco di dicembre, quando si sfiorò quota 600. Siamo comunque a +110% rispetto al dato di 21 mesi fa. Nel luglio del 2015 sul territorio provinciale erano ospitate 271 persone, che in piena estate balzarono a 321, crescendo costantemente sino a superare 400 nell’aprile 2016 e 500 nel successivo mese di luglio.
Ora la situazione – raccontano il prefetto Iginio Olita e i funzionari dell’immigrazione – è stabile. I nuovi arrivi sono in media una decina la settimana e compensano chi se n’è andato. Perché, e questo dato è fisiologico, dopo due anni in attesa di sapere se lo status di rifugiato ottenuto allo sbarco è ufficialmente riconosciuto, arrivano i primi responsi. Nel primo trimestre del 2017 sono stati 30 gli allontanamenti. La gran parte è stata comunicata a chi ha visto respinta in via definitiva la domanda, ma una parte è anche legata a chi è diventato realmente profugo e, quindi, ha perso l’assistenza gratuita dovendosi “arrangiare” come un normale cittadino; e a chi per intemperanze o violazioni è stato mandato via.
Per arginare il fenomeno il governo ha varato un decreto legge che accorcia di un grado di giudizio l’iter per la valutazione della domanda d’asilo, e potenziato le commissioni per dare risposte in tempi più rapidi.