TORINO – 09.04.2017 – Cresce il turismo piemontese
e i laghi si confermano il secondo bacino dopo Torino. Nei giorni scorsi la Regione ha diffuso il bilancio dei flussi di visitatori del 2016, certificando un incremento del 2,7% di arrivi e del 2,4% di presenze. I primi sono stati nel complesso 4.821.989 contro i 4.696.538 del 2015; le seconde – intese come pernottamenti – sono state 14.011.169 a fronte delle 13.681.840 di dodici mesi prima.
La parte del leone la fanno Torino e provincia con 2,310.948 e 6.813.655, ma i comuni del “Distretto turistico dei laghi” restano saldamente in seconda posizione con 1.022.631 e 3.471.079, in crescita dell’1,4% e del 3,6%. Il 2016 è stato il boom delle terre del vino: l’Astigiano (+11,3% di arrivi) e le Langhe e Roero (+9,6%). Il 21% di chi ha visitato l’anno scorso il Piemonte l’ha fatto nel Vco.
Che il turismo sia diventato un settore forte nell’economia piemontese lo testimonia il boom dell’ultimo decennio. Dalle Olimpiadi invernali di Torino 2006 a oggi i numeri sono andati in crescendo, con una progressione continua che ha portato al +43,87% di arrivi e +35,81% di presenze. I turisti che si recano in Piemonte sono perlopiù italiani (58%). Tra gli stranieri il mercato più forte è quello tedesco, che rappresenta il 23%, seguiti dai paesi del Benelux (13%) e dalla Francia (11%). Nel 2016 Francia, Germania e Regno Unito sono arretrate nei numeri. Viceversa si sono affermati il Benelux (+19% di arrivi, +7% di presenze), la Svizzera (+13%, +14%) e la Scandinavia (+5%, +2%). Una caso statistico particolare è quello della Cina, che ha visto calare i visitatori del 10% aumentando del 55% i giorni di permanenza.