VERBANIA – 12.04.2017 – Bruno Vallini
non ha avuto scampo e è morto sul colpo. È un 53enne padre di tre figli residente a Cinisello Balsamo, nel Milanese, il camionista rimasto vittima oggi pomeriggio dell’incidente stradale che s’è verificato al primo chilometro della statale 34 del Lago Maggiore, a Fondotoce. A travolgerlo la Range Rover condotta da Ettore Racchelli, 63 anni, imprenditore e ex assessore a Turismo e Olimpiadi della Regione Piemonte tra il 1998 e il 2004. Un altro camionista, collega della vittima, è ricoverato in prognosi riservata. Feriti, oltre allo stesso Racchelli, anche i due occupanti della Peugeot 306 rimasta coinvolta nel sinistro.
Lo schianto è avvenuto attorno alle 14,30. La Range Rover proveniva – pare a elevata velocità, stando ai primi riscontri della Polstrada – da Gravellona in direzione Verbania. L’autista ha invaso la corsia di marcia opposta, probabilmente per un sorpasso, trovandosi di fronte la Peugeot e, per evitare uno scontro frontale, ha scartato a sinistra, nel ristretto spazio che separa la carreggiata dal distributore di benzina Erg, dove erano posteggiati i due camion di un’azienda di trasporti di Pero, nel Milanese. Stando a quanto ricostruito, Vallini e il collega, terminato il lavoro nel Vco, s’erano fermati per una pausa al bar della stazione di servizio e stavano risalendo sull’autoarticolato quando il suv è piombato su di loro. L’impatto è stato fortissimo e quando sul posto sono arrivate le ambulanze del 118 hanno potuto prestare soccorso solo al secondo camionista, oltre che ai due occupanti della Peugeot e allo stesso Racchelli, portati in ospedale.
La strada è rimasta chiusa per circa tre ore e mezza, sia per i rilievi della Posltrada, sia per l’opera di pulizia dei vigili del fuoco. Pesantissimi i disagi alla circolazione stradale. Sul luogo dell’incidente è giunto per un sopralluogo anche il sostituto procuratore Fabrizio Argentieri. Racchelli è stato sottoposto al prelievo del sangue per i test di rito sulle condizioni psicofisiche al momento dell’impatto. Il reato ipotizzato è omicidio stradale, la variante dell’omicidio colposo introdotta con la riforma varata nel marzo 2016, che prevede pene inasprite, variabili a seconda della gravità della condotta. Per alcune fattispecie di omicidio stradale, come il superamento di determinati limiti di velocità o per l’esecuzione di determinate manovre pericolose, la nuova legge prevede in alcuni casi addirittura l'arresto. La dinamica dell'incidente è al vaglio della Polstrada e della Procura.