VERBANIA – 14.04.2017 – Il centro tennistico
di Trobaso avrà un bar interno. Mercoledì sera il Consiglio comunale di Verbania ha dato il via libera alla modifica della convenzione tra Comune (proprietario dell’area) e Asd Tennis Verbania (che l’ha avuta in concessione fino al 2034 in cambio della realizzazione di campi e spogliatoi) che dà facoltà a quest’ultima di trasformare il locale infermeria in un punto di somministrazione di alimenti e bevande. Raccontato così, l’atto pare di ordinaria amministrazione, se non che è passato dopo ripetute schermaglie in commissione, un lunghissimo dibattito, la strenua contrarietà di buona parte delle minoranze, i mal di pancia di un pezzo di maggioranza e il braccio di ferro tra sindaco e Pd.
Partendo a ritroso, cioè dal voto in aula, la modifica è passata con 15 voti favorevoli (il Pd e Patrich Rabaini di Comunità.vb), 5 astensioni (Fronte Nazionale, l’indipendente Giordano Andrea Ferrari, Filippo Marinoni e Fausto Cavallini della civica di maggioranza “Con Silvia per Verbania”) e 10 contrari (tutto il resto delle minoranze). In concreto si autorizza l’associazione – una domanda di Scia è già stata presentata da un soggetto terzo, possibile futuro gestore – alla realizzazione di un baretto interno per il quale la stessa verserà un canone annuo al Comune di 3.000 euro. La cifra, rivista al rialzo rispetto ai 771 euro proposti dalla giunta, è la mediazione chiesta dal Pd per dare il proprio benestare. Dietro il voto, infatti, c’è il malumore del partito, che a marzo s’è trovato in Commissione la proposta già abbozzata dalla giunta, non condivisa e che alla fine, ha… diviso. Per tre volte la commissione Urbanistica s’è riunita senza che l’assessore competente (il sindaco Silvia Marchionini) fosse presente e senza che una linea di maggioranza fosse condivisa, tanto che alla fine la correzione è arrivata direttamente in aula. La componente civica della maggioranza s'è astenuta non ritenendo corretto l'aumento del canone proposto dal Pd, mentre il sostegno è arrivato da Comunità.vb, con Rabaini che ritiene utile un bar di servizio “come ci sono allo stadio, al palasport o in piscina” che possa portare un minimo di introito all’associazione che non ha scopo di lucro.
Vista dalla parte di chi è contrario, la questione è più complessa. “Con l’affidamento a un terzo soggetto che ha fini di lucro si crea un pericoloso precedente”, ha detto Renato Brignone di Sinistra & Ambiente, che condivide le tesi del Movimento 5 Stelle, scettico anche sulla promiscuità tra il centro sportivo e la vicina scuola media Ranzoni “avremmo voluto ascoltare in Commissione un rappresentante dell’associazione – ha detto Roberto Campana – ma il sindaco ha invitato il presidente a non venire…”.
La vicinanza con la scuola ma, soprattutto, con i vicini che nelle scorse settimane hanno vinto una causa civile per il rumore “molesto” provocato dall’utilizzo del campo numero 4, quello più esterno, sono i motivi che hanno spinto la Lega Nord a respingere la proposta. Netto anche il no di Vladimiro Di Gregorio di Sinistra Unita, che ha ricordato la genesi del progetto e la fideiussione da 450.000 euro deliberata nel 2011 dal Consiglio comunale in favore dell’associazione.