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DOMODOSSOLA- 15-04-2017- Dopo la decisione di affidare

al Ciss Ossola la gestione dei migranti votata dalla maggioranza dei comuni ossolani aderenti all'ente la scorsa settimana, tra cui Domodossola, la  segreteria e il gruppo consiliare cittadino del Pd in un comunicato stampa rinfacciano al sindaco domese Lucio Pizzi di essersi contraddetto, rinnegando gli atteggiamenti e le promesse elettorali sul tema migranti, visto che con la gestione del Ciss Ossola i migranti sul territorio ossolano aumenteranno di 83 unità: "Nello sfogliare gli organi di stampa- così dal Pd- rimaniamo piacevolmente sorpresi dal ravvedimento del Sindaco Pizzi riguardo la questione migratoria. Qualche parola al suo popolo la dovrà pur dire, quindi lo giustifichiamo nella rivendicazione del suo leghismo da campagna elettorale, ma i fatti vanno in un'altra direzione. Al di là dell'affidamento al Ciss della gestione dei migranti, soluzione pure perseguita dall'amministrazione Cattrini, va rimarcato il fatto che l'ex sceriffo non è più per un ritrasferimento forzoso sul suolo natio, ma per una più ragionata e ragionevole opera di gestione del fenomeno.

Le porte di Domodossola si riaprono (a dire il vero non si sono mai chiuse) e anzi l'accordo fatto votare da Pizzi fa passare i migranti gestiti dal Consorzio da 168 (7 Baceno, 97 Domodossola, 43 Craveggia, 21 Villadossola, cui sommano i 24 di Vogogna,destinati a diventare 29 Sprar) a 251, per un saldo positivo di 83. Ora vanno veramente coinvolti tutti: sta al nostro Sindaco convincere i suoi compagni di battaglie che non è possibile che solo alcuni si facciano carico della situazione, ricordandogli che l'articolo 2 della nostra Costituzione richiede a tutti di adempiere, secondo le loro possibilità, ai doveri di solidarietà politica, economica e sociale. Forse il sindaco si è reso conto che strillare non permette ad un comune di sostituirsi al governo nazionale, che con il decreto Minniti sta prendendo concretamente in mano la situazione, e ad un anno dal suo insediamento molti dei cavalli di battaglia che l'hanno portato a Palazzo di Città sono rimasti inadempiuti, se non tramite inutili comunicati stampa e vuote ordinanze. Bravo Lucio, benvenuto nel mondo dell'amministrazione, meglio tardi che mai".