VERBANIA – 17.04.2017 – Le sue spoglie
riposano nel cimitero di Pallanza, dove è stata inumata reggendo tra le mani la foto di Leo Angelo, il bambino in fasce che ha perso quand’era giovane e che ha rappresentato il più grande dolore della sua vita. Oggi Verbania ha detto addio a Emma Morano, la supercentenaria d’Italia e del mondo, la decana dell’umanità che per la città in cui ha vissuto la gran parte della sua vita – era nata a Civiasco e ha trascorso alcuni anni a Villadossola – è stata un po’ un simbolo. Il sindaco Silvia Marchionini ha presenziato con la fascia tricolore, salutandola con un breve discorso in cui ne ha elogiato vitalità e discrezione. “Non sappiamo se ha vissuto così tanto a lungo perché ha respirato l’aria del lago, ma ci piace pensarlo…”, ha detto.
A accompagnare Emma nel suo ultimo cammino terreno è stato, insieme al parroco don Roberto Salsa, don Giuseppe Masseroni, sacerdote che bene l’ha conosciuta e che le è stato amico per tanti dei suoi 117 anni di vita. Una vita dura e difficile come solo chi è nato tra la fine dell’’800 e l’inizio ‘900 può raccontare. Venuta al mondo in una famiglia di dieci figli, in condizioni economiche e sociali tutt’altro che agevoli, ha conosciuto due guerre. La prima gli ha portato via il fidanzato. E non le è stato propizio nemmeno il matrimonio, al quale lei stessa ha posto fine in un’epoca in cui i diritti delle donne erano meno tutelati di oggi.