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Giorgio Rava

CASALE CORTE CERRO- 18-04-2017- Verrà inaugurata sabato 22 aprile, alle 17, presso la sala multimediale del museo Latteria Consorziale Turnaria la mostra personale “Segni” di Giorgio Rava, artista omegnese. Dedicata a immagini e simboli che da un passato antichissimo attraversano i millenni e riemergono con straordinaria freschezza, fissati sulla materia mediante tecniche che ripercorrono idealmente le tappe dell'evoluzione culturale dell'umanità proporrà l'incisione della pietra, che si combina così all'uso sapiente del metallo, che imprime e riproduce a stampa su carta antiche simbologie. Ed ecco apparire un mondo di animali, pascoli, antichi saperi della montagna, un luogo sacro, al confine con la dimora degli spiriti, dove ogni sorgente, sasso o rivo aveva un nome e un nume tutelare. Un mondo che riprende vita davanti ai nostri occhi troppo spesso incapaci di vedere la magia della natura che ci circonda. E ci ricorda che ha radici antiche l'albero che estende nel futuro i suoi rami. Ma chi è Giorgio Rava?  Nato a Omegna nel 1948, dopo il diploma di Perito Agrario ha conseguito la laurea in Materie Letterarie alla facoltà di Magistero, titolo che lo ha portato ad insegnare lettere sino al 2005, presso l’istituto professionale “Dalla Chiesa” di Omegna. Ha una formazione artistica da autodidatta: la sua attività inizia nei primi anni Ottanta. Dal 1984 espone in numerose mostre personali e collettive. Come grafico creativo ha collaborato con le ditte Alessi, Bialetti, Irmel, Lagostina ed è illustratore e ideatore di numerosi manifesti, locandine e loghi realizzati per enti pubblici e privati. Narratore e un po’ poeta, ha vinto il primo premio nella sezione dialettale al Concorso 2006 indetto da “L’isola dei Poeti del Lago Maggiore”. È collaboratore delle più conosciute riviste del territorio. Ama cucinare e reinventare ricette di una cucina che definisce anarchica. Sue alcune opere di interesse pubblico quali “La Luna” nella piazza di Crusinallo, la stele dedicata a Pippo Coppo, comandante Partigiano e primo sindaco di Omegna dopo la Liberazione, e il Monumento alla Donna nella Resistenza posto di fronte alla Casa della Resistenza, a Fondotoce.