VERBANIA – 18.04.2017 – Spariscono i privati,
le nomine ruotano ma i volti non cambiano. È nel segno della continuità il rinnovato consiglio del Museo del Paesaggio, che s’è insediato venerdì scorso e che resterà in carica per il prossimo triennio. Al timone resta il magistrato Massimo Terzi, ex presidente del tribunale di Verbania e oggi presidente di quello di Torino. Suo vice sarà ancora l’architetto Antonio Montani, attuale vicepresidente nazionale del Cai. Il portavoce dei soci del Museo sarà nuovamente Antonio Aimi, che in assemblea ha ricevuto la conferma. Non ci sarà invece il rappresentante degli sponsor privati, come aveva previsto lo Statuto rivisto e corretto nel 2013, quando l’ente venne riformato, il consiglio ridotto da venti componenti a cinque e ci fu l’avvento di Terzi, caldeggiato dall’allora Commissario prefettizio di Verbania Michele Mazza.
Venendo a mancare un mecenate che fornisse un significativo apporto economico – nel precedente triennio era la figlia di Eugenio Cefis, la cui collezione di ex voto è stata devoluta all’ente – al momento è vacante anche il posto nel cda occupato sino a oggi da Giovanni Battista Margaroli. Margaroli che è stato però recuperato dal prefetto del Vco Iginio Olita, che l’ha scelto per sostituire il dimissionario Pier Antonio Ragozza. Singolare la scelta delle nomine, con il sindaco di Verbania Silvia Marchionini che ha riconosciuto il lavoro degli uscenti Terzi e Montani, figure indipendenti; e con il prefetto Iginio Olita che ha nominato Margaroli, l’unica figura con un curriculum politico (è stato fondatore del Pd).