CURSOLO O. – 14.06.2015 – La Val Cannobina è tagliata a metà e isolata
dal fondovalle da Orasso in giù. L’ha deciso nel pomeriggio di oggi la Provincia – proprietaria della strada – che è dovuta intervenire per il cedimento dell’arcata che sostiene un ponticello. Il problema è stato portato alla ribalta dal passaggio, annullato, delle vetture del 51° Rally delle Valli Ossolane, che si sarebbe dovuto concludere proprio con la prova della Cannobina. Ci si è accorti però che al chilometro 18+600, sotto l’asfalto, la volta ha parzialmente ceduto. Precauzionalmente, con il ponte a rischio crollo, la strada è stata chiusa e la viabilità interrotta. Domattina i tecnici della Provincia effettueranno un sopralluogo e incontreranno le autorità della valle per decidere se riaprire, come, con quali precauzioni e modalità di transito.
Il tratto di strada “incriminato” è lungo al massimo tre metri, ma si trova in uno dei punti più accidentati della Cannobina. Difficile stabilire quale sia la causa del cedimento, che comunque è frutto della continua azione della pioggia, del passaggio dei mezzi, pesanti (i camion che a valle approvvigionano di materiale la galleria idroelettrica di Ponte Falmenta) e non (auto di residenti, turisti e frontalieri, nonché i bolidi del rally) e – soprattutto – della mancanza di manutenzione. Per un ente, la Provincia, che non ha i soldi nemmeno per pagare la salatura delle strade durante le gelate invernali, pensare alla manutenzione ordinaria di centinaia di chilometri di strade provinciali, delle quali la stragrande maggioranza montane, è pura utopia.
Lo sanno bene gli amministratori del Vco, che domani con i tecnici cercheranno una soluzione immediata affinché la valle possa tornare percorribile da cima a fondo senza ricorrere al tortuosissimo bypass della Val Vigezzo. Sullo sfondo resta il nodo di come affrontare un piano di interventi a lungo termine. “La valle è spezzata in due, così come il mio Comune – spiega il sindaco di Cursolo Orasso, Alberto Bergamaschi –. Io stesso, domani dovrò raggiungere il municipio a piedi. Quello della viabilità in Cannobina è un tema complesso ma che va affrontato, al di là di questa emergenza contingente”.
La strada provinciale 75 della Valle Cannobina è tale dal 2001, anno in cui lo Stato delegò i 25,5 km di raccordo tra la statale 34 del Lago Maggiore e la 337 della Valle Vigezzo al Vco. Allora la dotazione finanziaria della Provincia era sufficiente per provvedere alla manutenzione. Ma negli anni gli introiti sono calati fino a quando il governo ha deciso, prima di abolire gli enti provinciali, di strangolarli con l’inedia economica. Da qui lo stop pressoché totale alle manutenzioni.
I tecnici della Provincia manifestano un certo ottimismo nel risolvere il problema odierno, ma non sanno e non possono prevedere che cosa accadrà in futuro sul resto della strada e in tutte le altre arterie del Vco.