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VERBANIA – 22.04.2017 – Era l’ottavo uomo dell’indagine

sulle mazzette al comune di Torino per l’appalto del bar del palagiustizia. Sette erano stati arrestati, ma lui risultava irreperibile, almeno fino a quando i carabinieri della stazione di Verbania l’hanno convinto a consegnarsi e a sottoporsi all’ordine di custodia cautelare in carcere emesso in aprile dal tribunale di Torino. Mario Avolio, 64 anni, ex funzionario pubblico in servizio alla Regione, si trova ora nella casa circondariale di Pallanza. Martedì pomeriggio, al rientro dalla Romania dopo una lunga assenza e irreperibilità – era in contatto tramite e-mail con alcuni congiunti – s’è presentato ai militari e ha accettato il carcere. Decisiva, nel suo rientro, l’opera di persuasione dei carabinieri della stazione verbanese portata avanti tramite la famiglia.

Avolio è indagato in un’inchiesta molto ampia e che a Torino ha fatto scalpore nei giorni scorsi, quella della gara d’appalto per il bar interno al Palazzo di giustizia che, bandita nel 2015, vide vincitrice con un’offerta di forte rialzo (205.000 euro l’anno di affitto) la società Servce Companies srl con sede nel Veronese, che dopo pochi mesi di gestione senza pagare alcun canone sparì. Dietro quella gara la Procura di Torino, in un’indagine condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza, ha scoperto che c’era un patto criminale, denunciato da alcuni di coloro che erano stati coinvolti. Il gestore occulto del bar sarebbe stato collegato alla malavita campana e avrebbe agito insieme a altre persone per corrompere uno dei commissari della gara d’appalto – funzionario del Comune, anch’egli arrestato – che avrebbe chiuso un occhio sulle carenze dell’offerta: la mancanza di requisiti, i precedenti del legale rappresentante e la presentazione di una fidejussione falsa. Avolio avrebbe avuto un ruolo di ntermediazione nella vicenda. Al termine delle indagini, durate due anni, Torino ha disposto otto arresti: sette sono stati eseguiti, l’ottavo è arrivato grazie alla solerzia dei carabinieri di Verbania.