COSSOGNO – 22.04.2017 – Il mantenimento degli uffici
con gli attuali dipendenti per dieci anni, 5 milioni di investimenti per un decennio, nessuna addizionale Irpef per cinque anni. Sono queste le richieste di Cossogno per la fusione con incorporazione con Verbania. A illustrarle, nell’assemblea che s’è tenuta ieri sera all’Acquamondo alla presenza del vicepresidente della Regione Aldo Reschigna, è stato il sindaco cossognese Doriano Camossi. La “lista della spesa” presentata al primo cittadino di Verbania Silvia Marchionini, che ha partecipato all’incontro, è molto precisa e chiede, in cambio dei vantaggi che l’unione porterebbe al nuovo ente (solo dallo Stato sino a due milioni di euro l’anno per dieci anni, più i fondi garantiti dalla Regione per un lustro), alcune garanzie. La prima, di natura fiscale, è il mantenimento dell’esenzione dell’addizionale Irpef per cinque anni, il massimo consentito dalla legge. A oggi in montagna non c’è alcun prelievo sul reddito in aggiunta a quelli dello Stato e della Regione, mentre nel capoluogo è prevista un’esenzione sotto i 15.000 euro e percentuali a salire da 0,50 a 0,80% (0,55%, 0,64%, 0,78% gli scaglioni intermedi).
I cossognesi sono irremovibili anche sul mantenimento, non solo degli uffici, ma anche del personale: i tre attuali dipendenti dell’ente dovranno restare al loro posto senza alcun trasferimento a Verbania. Poi c’è il capitolo sul “tesoretto” delle opere pubbliche. Un comitato di quattro garanti, tre di Cossogno e uno di Verbania, annualmente vaglierà i progetti – le indicazioni di massima ci sono già: il parcheggio e il cimitero di Cicogna, la sistemazione di via per Cossogno e della strada per Ungiasca, il ripristino dei sentieri e del ponte romano… – e si assicurerà che non meno di 500.000 euro l’anno verranno spesi nel comune accorpato, per un totale nel decennio di 5 milioni di euro.
All’assemblea, che ha registrato anche qualche voce contraria di chi teme di perdere la propria identità, s’è fatto il punto sui prossimi passaggi, il più importante dei quali è il referendum. Confermata la posizione di Camossi sull’aut aut: se la proposta non passa, l’iter si bloccherà e presenterà le dimissioni.