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Gravellona incontro con lautore vignani

GRAVELLONA TOCE- 23-04-2017- Venerdì 21 aprile, in occasione del penultimo appuntamento di “Incontro con l’autore”, Mirko Zullo presidente dell’associazione culturale “LeGGittima Difesa, in collaborazione con la libreria “Evolvo libri”, ha presentato il secondo romanzo giallo “I quaranta scalini”, di Giampiero Vignani. L’autore, che risiede a Casale Corte Cerro e di professione fa il geometra, ha già pubblicato nel 2015 un altro romanzo intitolato “Il caso Arduino”, ambientato nelle bellissime colline delle Langhe, con protagonista un giovane vice commissario Giovanni Ferrero, alle prese con un delitto inspiegabile ma dalla logica investigativa chiara. Il libro descrive di un giovane investigatore che, mentre si accinge a scoprire l’autore del delitto, incontra una avvenente donna di rara bellezza, la contessa Cavallero, di cui si innamora. Il romanzo “I quaranta scalini” presentato venerdì pomeriggio presso la piccola libreria gravellonese pubblicato da “Edizioni Alberti On Demand”, è stato ambientato nelle valli bergamasche. “Non avevo mai preso in considerazione fin a qualche anno fa di scrivere dei romanzi o dei racconti -ha spiegato Vignani. E’ stato  per caso. E’ avvenuto quando ho fatto leggere alla mia compagna delle mie memorie. Le mi ha detto che scrivevo bene e scorrevole. Spronato dalla lei mi sono messo a scrivere un romanzo giallo, che ho fatto pubblicare solo per il piacere dei miei amici”. Vignani è un appassionato di romanzi gialli di Agatha Christie e dice di non gradire per nulla i racconti in cui per scoprire gli autori dei delitti le indagini si avvalgono della nuova tecnologia.  “I quaranta scalini” -racconta Vignani-, è ambientato nell’immediato dopo guerra nelle sperdute ma bellissime valli bergamasche che, ho visitato solo dopo aver scritto il romanzo. Uno dei principali personaggi del libro è un avvocato Tito Capoferri e l’amico maresciallo Bruno Ambrosi che deve affrontare il suo primo caso giudiziario. Un caso giudiziario da risolvere  avvenuto nei primi anni ’50 ma legato ad avvenimenti del secondo conflitto bellico”. L’autore cusiano ha raccontato che prima di scrivere sceglie il titolo del romanzo, i nomi dei personaggi principali e preferisce ambientarli in ambiti e territori che non conosce. (G.P.C.)