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timbro regione s remigio

VERBANIA – 26.04.2017 – Una falsa partenza.

Si sarebbe dovuto aprire oggi il processo per gli ultimi due imputati dell’inchiesta sugli assenteisti agli uffici verbanesi della Regione Piemonte, che ha già visto giudicate quattro persone con l’accusa di truffa. Tutti dipendenti in servizio nella sede distaccata di Villa San Remigio, erano stati indagati e poi rinviati a giudizio per essersi assentati dal servizio senza timbrare o facendo timbrare a altri. Due di loro, Delia Gagliardi e Dino Caretti hanno patteggiato rispettivamente un anno e quattro mesi e dieci mesi. Maria Grazia Bacchetta è stata ammessa alla messa alla prova, mentre una sua parente assolta dal gip.

Daniela Sana, impiegata al settore Urbanistica, e l’autista Claudio Suman, sono gli unici che hanno scelto il dibattimento. Oggi i lavori avvocati difensori – Marisa Zariani e Marco Ferrero per Sana, Riccardo Lanzo per Suman – avrebbero dovuto discutere le eccezioni preliminari sull’ammissione come prova nel dibattimento delle registrazioni video della telecamere che, in fase di indagini, la Guardia di finanza piazzò nell’atrio degli uffici di Villa San Remigio, a inquadrare la timbratrice. Nessuno degli avvocati titolari tuttavia era presente, avendo comunicato al giudice Raffaella Zappatini un legittimo impedimento per impegni sopravvenuti. Impedimento che, su richiesta del pm Anna Maria Rossi – che ha chiesto anche che, se accettato, fossero interrotti i termini della prescrizione – il magistrato ha ritenuto non ammissibile, e che ha rigettato pur decidendo di non proseguire nell’udienza con avvocati sostituti nominati in aula a causa dell’elevato numero di processi calendarizzati oggi e della mancanza di personale di cancelleria. La nuova udienza è stata fissata al 19 maggio e verterà sull’ammissibilità di quelle prove che il gip aveva già ritenuto utilizzabili perché non lesive della privacy e, quindi, legittimamente collocate senza autorizzazione preventiva di un magistrato. Poi si potrà procedere con il processo vero e proprio.