VERBANIA – 26.04.2017 – Le spese dei francobolli
messe nelle spese dell’agenzia per far scendere il reddito e risparmiare sulle tasse furono una dichiarazione fraudolenta. È questo il reato per il quale il tribunale di Verbania ha processato e condannato Claudio Gaggero, agente assicurativo titolare di un’agenzia Unipol-Sai (ex Fondiaria-Sai) a Verbania. All’origine del processo c’è un accertamento dell’Agenzia delle Entrate effettuato sulla dichiarazione dei redditi del 2010, anno fiscale in cui l’agente mise in detrazione circa 31.000 euro di spese di francobolli e valori bollati sostenute – così ha spiegato, difeso dagli avvocati Luca Molino e Carlo Meraviglia – per spedire lettere e avvisi ai suoi clienti, che sono migliaia (i legali hanno parlato di circa 14.700 polizze in essere) e che in quell’anno venivano anche informati del cambio di sede. Quella voce per l’Agenzia fu sospetta e venne disposto un accertamento presso la tabaccheria di Arona che riforniva Gaggero dal quale risultò un volume d’affari inferiore, tanto da spingere l’ufficio a presentare denuncia. Nella sua arringa difensiva Molino ha ribadito che quelle spese erano reali e non fittizie inserite nelle scritture contabili per non pagare le tasse. Il tribunale ha però ritenuto provato il reato e l’ha condannato a un anno, con pena accessoria dell’interdizione – per la stessa durata – dai pubblici uffici, ma con il beneficio della sospensione della pena.