VERBANIA – 29.04.2017 – Dalla bassa Ossola
al tribunale di Verbania, dai media locali a quelli nazionali. Nei mesi scorsi il “caso” del parco giochi di Premosello è balzato agli onori delle cronache per la decisione, assunta dal giudice Mauro d’Urso della sezione civile del tribunale verbanese, di chiudere il contenzioso tra una famiglia la cui casa è confinante con il parchetto vicino all’ex ospedale e il Comune imponendo a quest’ultimo la rimozione dei giochi. La vicenda, fondata sul disturbo della quiete e che avrà un secondo grado di giudizio avendo il Comune presentato Appello, s’è trascinata per anni. Alle ragioni dei proprietari della villetta, contrapposte all’interesse pubblico, il magistrato ha risposto in più occasioni invitando alla conciliazione fin quando, di fronte all’impossibilità di un accordo, ha pronunciato sentenza riconoscendo l’inquinamento “sonoro” del vociare dei bambini e dando ragione ai ricorrenti. La decisione ha scatenato accesi dibattiti, soprattutto “social”. Su Facebook, in particolare, i commenti ai vari articoli di giornale – locali, ma anche nazionali come Repubblica, il Giornale e altri – sono stati numerosi e, spesso, dai contenuti forti, con insulti e allusioni al magistrato ma anche contro la famiglia che ha presentato querela. Più d’uno è andato sopra le righe e sono fioccate le querele, a iniziare da quelle del magistrato, che ha presentato un esposto alla Procura di Milano (competente per i magistrati in servizio a Verbania) contro poco meno di una dozzina di persone, tutte identificate. Si tratta di qualche residente nel Vco, ma anche di persone di altre province, come quella che l’altro giorno dal giudice di pace, in sede civile, ha chiuso una conciliazione per la remissione della querela. Non è detto che altri lo seguano ma, se così non sarà, la giustizia farà il suo corso e questi commentatori social potrebbero finire rinviati a giudizio e processati a Milano.