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AGRANO- 02-05-2017- Non ci sono giustificazioni alla mancanza di manutenzione
sulle strade del quartiere Agrano. Buche sempre più grosse che non possono reggere rattoppi temporanei mettono a repentaglio la sicurezza degli abitanti che ad ogni temporale e cambio di stagione non posso far altro che constatare i danni e cercare di evitarle. Giulio Bezzoli, presidente del quartiere omegnese non sa più a chi rivolgersi e spiega amareggiato la situazione. “Mi sono mosso e non da solo ma con il supporto degli abitanti e della Pro Agrano, per cercare una soluzione. Basta fare un giro per il paese e queste gravità saltano all’occhio. Ci sono documenti datati trent’anni fa che attestano richieste di intervento alle Amministrazioni comunali. Il trascorrere degli anni e i vari cambi di persone alla guida della città sono sempre state informate sulla situazione. Devo però ribadire che sono però mancati gli interventi”. Si va dalle piccole buche in vie strette asfaltate, come vie Petrarca, il cui manto è stato messo negli anni 60. Da quel primo strato nessuno ha poi fatto seguito, purtroppo, e i rattoppi hanno ormai più strati. Sotto un rappezzo passa addirittura la fognatura: se dovesse cedere il manto si aprirebbe una vera e propria voragine. Stesso destino per via Cavour, via Dante, via Mottarone, via Miramonti. La piazza I° Maggio è l’unico spazio del paese che può dirsi un’eccezione. Il manto di asfalto è stato rifatto nel dicembre 2016. “C’è anche via Cascata nell’elenco- ricorda Bezzoli. Lì sta cedendo la parte a valle la cui sistemazione tocca al Comune”. Proseguendo in direzione Madonna di Campagna, passando dinnanzi alla ex Città dei Ragazzi, villa dismessa con ampio parco, si nota che il confine tra la strada asfaltata e la copertura delle condotte di acqua (rogge) si sta consumando con buchi che vengono puntualmente scavati dall’acqua. Che dire poi di via dei Castagni, la strada che conduce al cimitero. “Chi passa a piedi rischia di prendersi una storta” - ha aggiunto Emanuele Cagnoli, presidente della Pro Agrano. Ed entrando al cimitero si fa spazio un’altra questione: la manutenzione. Oltre al taglio dell’erba che è una priorità ora come nei prossimi mesi c’è l’edificio “ex ossario comune” e una tomba comunale in condizioni disperate. “La ditta incaricata per la manutenzione del verde è di Sanremo- ricorda Bezzoli e Cagnoli. Noi non vediamo mai nessuno e ci arrangiamo con le nostre forze. L’ex ossario invece è un deposito malconcio con delle crepe che minacciano la stabilità. La tomba comunale, ex tomba Isotta, è stata acquistata dal Comune: è chiusa da un cancello che non si riesce ad aprire. Con i dovuti lavori di sistemazione potrebbe ospitare alcuni loculi che si potrebbero utilizzare. Ma sino a quando nessuno muoverà un dito, noi possiamo solo restare a guardare”. (l.p.)