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pizzi lucio dubbio

DOMODOSSOLA- 03-05-2017- Il sindaco domese Lucio Pizzi

in un comunicato stampa ritorna sulla discussione avuta nell'ultimo consiglio comunale, ribadendo la sua contrarietà al sistema di accoglienza impostato dal Governo e dichiarandosi contrario agli Sprar: “A seguito della lunga discussione riguardante lo Sprar tenutasi durante l'ultimo consiglio comunale, colgo l'occasione per qualche considerazione- scrive Pizzi in un comunicato- va precisato innanzitutto che lo Sprar - Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati - non è un sistema di accoglienza riservato solo ai rifugiati politici ma parimenti ai richiedenti asilo, che come ormai è noto sono nella maggior parte clandestini. Il Sistema accede al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo e garantisce interventi di “accoglienza integrata” che vanno ben oltre la distribuzione di vitto e alloggio. Infatti i servizi garantiti ai migranti nei progetti Sprar sono assistenza sociale, attività multiculturali, inserimento scolastico, mediazione linguistica e interculturale, supporto legale, servizi per l’alloggio, servizi per l’inserimento lavorativo, servizi per la formazione: tutti garantiti dalla presenza di apposite figure professionali. A tutto ciò si aggiunge l'assistenza sanitaria con esenzione dal pagamento del ticket: l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale è gratuita anche per il periodo del ricorso contro il provvedimento di diniego del rilascio del permesso di soggiorno. Ma come, il servizio sanitario è in crisi, ci tagliano i servizi, vogliono chiuderci l'Ospedale San Biagio per risparmiare e poi...lascio a voi le considerazioni del caso.

Comunque i benefits non finiscono qui. Ad esempio, nel disporre di uno spazio per la televisione, si deve pensare a prevedere anche un collegamento satellitare per consentire la visione dei canali esteri ai migranti. Nel curare l’alimentazione dei migranti gli assistenti devono sempre soddisfare la richiesta di particolari tipi di cibo, curando la loro preparazione in modo da rispettare le tradizioni culturali e religiose delle persone accolte. Poi c'è il pocket money, che consiste in un contributo in denaro ai migranti destinato alle piccole spese personali, ulteriori rispetto ai beni e ai servizi garantiti dal progetto di accoglienza. E avanti così... I tempi di permanenza previsti dallo Sprar sono: 1) pari alla durata della procedura di riconoscimento della protezione internazionale nel caso di richiedenti asilo; 2) sei mesi nel caso di rifugiati. Perciò i richiedenti asilo, perlopiù clandestini, restano nello Sprar mediamente due anni e mezzo, molto di più dei rifugiati.

Devo aggiungere che i benefits previsti per i progetti Sprar devono essere garantiti anche ai migranti accolti nei Cas, i Centri di Accoglienza Straordinaria. I Cas, che rappresentano la modalità più diffusa di accoglienza, sono strutture in cui la permanenza deve essere limitata al tempo necessario al trasferimento del migrante nelle strutture di seconda accoglienza. Per capirci, le strutture di accoglienza che il Pd ha “regalato” a Domodossola sono Cas. Il sistema Sprar tende alla gestione dei progetti di accoglienza con la formale condivisione politica dell'amministrazione comunale, che ne deve chiedere volontariamente l'attivazione, ed in via praticamente definitiva. Inoltre va sottolineato un elemento molto importante, che i comuni aderenti ai progetti Sprar si guardano bene dal pubblicizzare: per i progetti Sprar i Comuni devono sborsare una quota di cofinanziamento del 5% del valore del progetto. Quindi i Comuni che attivano lo Sprar devono anche sostenere il 5% dei costi per avere i migranti. Credo risulti chiara la differenza sostanziale tra l'essere costretti a subire centri di accoglienza temporanea nella misura imposta dal Governo ed invece l'aderire formalmente a questa industria dell’accoglienza certificandone l’accettazione con un atto di richiesta volontaria di progetto Sprar. In conclusione ribadisco che da parte mia non ci sarà mai la volontà politica di diventare soggetto promotore di questo sconsiderata ed inaccettabile invasione programmata di clandestini. Fino a che ai miei concittadini e a tutti gli italiani in difficoltà non saranno garantiti almeno gli stessi benefits riservati ai migranti non mi si venga a parlare di questo sistema di accoglienza”.