VOGOGNA- 16-06-2015- Esprime soddisfazione l'onorevole Enrico Borghi per la riunione
tenutasi lunedì presso l'osservatorio degli enti locali della Regione Piemonte in merito al riconoscimento della specificità montana alla provincia del Verbano Cusio Ossola: "Desidero ringraziare il presidente della Provincia Stefano Costa ed il vicepresidente della Regione Piemonte Aldo Reschigna per il lavoro che stanno conducendo -commenta il parlamentare del Partito Democratico - ieri a Torino si è segnato un nuovo decisivo passo verso il riconoscimento e la definizione della specificità montana della nostra Provincia, peraltro già riconosciuta a livello nazionale grazie ad un mio emendamento presentato in sede di approvazione della legge Delrio. Finalmente si entra nel concreto - continua Borghi - ieri è stato un appuntamento particolarmente importante perché il Presidente Costa ha presentato formalmente alla Regione Piemonte il documento elaborato e condiviso con tutti i sindaci del territorio e con le forze sociali, economiche e produttive con le nostre richieste concrete per dare attuazione alla specificità. Lentamente, ma costantemente come si conviene a chi va col passo dei montanari, stiamo dando corpo e sostanza alla "nostra utopia. In questo percorso - sottolinea Borghi - sono da sottolineare due elementi assolutamente qualificanti, l'unità d'azione delle forze istituzionali, sociali ed economiche del Vco che hanno contribuito all'elaborazione di tale documento, e l'ormai acquistato status di peculiarità sul territorio regionale della nostra Provincia che marcia insieme alla Città Metropolitana di Torino in termini di specificità. Ora entriamo nella fase più delicata - continua il parlamentare del PartitoDemocratico - quella delle scelte regionali e delle risorse finanziarie, e sono certo che questo percorso di costruzione dal basso saprà essere decisivo. Nel frattempo, venerdì ci troveremo insieme con Provincia e Sose per entrare nel merito dei costi standard, in tal modo avremo i numeri e la forza per convincere Torino che l'autonomia conviene anche alla Regione, perché crea strutture più efficienti e più vicine al cittadino".
Ecco le richieste alla regione:
Verbania, 15 giugno 2015
DDL REGIONALE DI ATTUAZIONE LEGGE 56/2014 (testo aggiornato al
21.5.2015)
RIORDINO DELLE FUNZIONI AMMINISTRATIVE CONFERITE ALLE PROVINCE IN
ATTUAZIONE DELLA LEGGE 7 APRILE 2014, N. 56 (DISPOSIZIONI SULLE CITTÀ
METROPOLITANE, SULLE PROVINCE, SULLE UNIONI E FUSIONI DI COMUNI)
OSSERVAZIONI A SEGUITO INCONTRO DELL’8 GIUGNO 2015 a Verbania,
Presentate da: Provincia Del Verbano Cusio Ossola – Comune di Verbania – Comune di
Domodossola – Comune di Omegna - Unione Comuni del Cusio e del Mottarone
- Unione Montana della Valle Vigezzo – Unione Montana delle Valli dell’Ossola – Unione
Montana Media Ossola - Unione Montana Alta Ossola - Unione Dei Comuni del Lago
Maggiore - Unione Comuni del Vergante - Unione Montana Valgrande e del lago di
Mergozzo - Unione Montana di Comuni dei Due Laghi – Unione Valstrona e delle
Quarne - Unione Comuni Arizzano Premeno Comuni – Camera di commercio industria
Artigianato e Agricoltura CCIAA del Verbano Cusio Ossola – Confartigianato Imprese
Piemonte Orientale – Unione Industriale del Verbano Cusio Ossola – Confederazione
Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa CNA Piemonte Nord –
Federalberghi Provincia VCO – Confcommercio VCO – Confesercenti VCO –
Associazione Piccole e Medie Imprese API NO e VCO – Federazione Coldiretti NO e
VCO – Confederazione Italiana Agricoltori CIA NO e VCO – Assograniti VCO -
Il VCO sta vivendo un importante momento di cambiamento che deve diventare
opportunità di crescita ed assunzione di nuove responsabilità.
Percorso che ha avuto inizio con la Legge 56/2014 “disposizioni sulle città metropolitane,
sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”, la cd legge Delrio, di trasformazione
delle province in enti di area vasta, in attesa della riforma del titolo V della Costituzione,
assegnando loro funzioni fondamentali in merito alla pianificazione territoriale provinciale
di coordinamento, tutela e valorizzazione dell'ambiente, alla pianificazione dei servizi di
trasporto in ambito provinciale, costruzione e gestione delle strade provinciali, alla
programmazione provinciale della rete scolastica, nel rispetto della programmazione
regionale, alla raccolta ed elaborazione di dati, assistenza tecnico-amministrativa agli
enti locali, alla gestione dell'edilizia scolastica ed, infine, al controllo dei fenomeni
discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità sul territorio
provinciale.
Riconosce, inoltre, alle province con territorio interamente montano e confinanti con
Paesi stranieri particolare specificità assegnando ulteriori funzioni in materia di cura dello
sviluppo strategico del territorio e gestione di servizi in forma associata in base alle
specificità del territorio medesimo, oltre a cura delle relazioni istituzionali con province,
province autonome, regioni, regioni a statuto speciale ed enti territoriali di altri Stati, con
esse confinanti e il cui territorio abbia caratteristiche montane, anche stipulando accordi
e convenzioni con gli enti predetti.
Anche nella cd “legge di stabilità” del 2015, vengono riconosciute particolari condizioni di
specificità alle province interamente montane confinanti con uno stato estero,
accomunate alla Città metropolitane, in relazione alle percentuali di riduzione delle
dotazioni organiche, previste in misura minore rispetto alle altre Province.
Tale specificità trova, infine, la sua applicazione nella legge regionale che riconosce alla
Provincia del Verbano Cusio Ossola lo status di provincia montana.
Al momento in itinere il disegno di legge cd “Madia” di “riordino delle PA” che
prevedendo, tra l’altro, un ridimensionamento delle Camere di Commercio - sino a 60
unità e con almeno 80.000 imprese iscritte - salvaguarda quelle insite sui territori di
province a cui è stata riconosciuta specificità montana per quanto concerne il limite
dimensionale.
E’ attualmente in discussione il disegno di legge regionale di riordino delle funzioni
regionali da attribuire a città metropolitana, province, provincia montana e comuni;
disegno di legge con il quale dovrà essere consacrato alla Provincia del Verbano Cusio
Ossola lo status riconosciutole attraverso l’attribuzione di competenze specifiche.
La Regione Piemonte nella proposta di legge individua ambiti ottimali di quadrante per
l’esercizio delle funzioni amministrative per quelle materie che trovano necessità di una
gestione associata (tpl, rifiuti ad esempio).
La Provincia del VCO oltre a partecipare alle funzioni associate richiede di svolgere
funzioni proprie, da definirsi non certamente in termini di quantità ma soprattutto in
qualità delle stesse; in particolare il trasferimento dovrà riguardare:
- le politiche forestali: dalla pianificazione del piano territoriale all’autorizzazione dei piani
aziendali di taglio, al fine di poter svolgere l’attività fondamentale di tutela e prevenzione
del territorio, promozione della green economy anche attraverso la filiera del legno
energia,
- energia: poiché la filiera del legno potrà essere avviata solo congiuntamente
all’attivazione di impianti a biomassa di media/piccola taglia che si alimentino con il
frutto del lavoro della filiera medesima, il tema energia-rinnovabili – pianificazione,
incentivazione e autorizzazione - è tra le funzioni fondamentali da trasferire alla
montagna anche per quanto concerne gli ampi spazi di efficientamento e sviluppo
esistenti in montagna sul mini hydro, cogenerazione in genere e non solo;
- demanio idrico
- gestione piani relativi a ZPS e SIC;
- tutte le competenze sulle attività estrattive (pianificazione, autorizzazione e controllo);
- usi civici con particolare riferimento a conciliazioni stragiudiziali,
- istruzione - non solo in riferimento all’edilizia scolastica già assegnata dalla cd Legge
Derio - ma partecipazione alla programmazione che dovrà essere legata alla vocazione
del territorio;
- programmazione, intesa non solo come analisi dei fabbisogni formativi, e gestione della
formazione professionale. A titolo esemplificativo e non esaustivo definizione in
autonomia degli standard formativi, dei crediti formativi per esperienze lavorative e/o titoli
di studio maturati anche all’estero, delle priorità formative su cui collocare le risorse: la
peculiarità di territorio transfrontaliero evidenzia la necessità di una programmazione
appositamente calibrata sui fabbisogni formativi che devono tenere conto anche delle
attività economiche del paese confinante;
- programmazione e coordinamento delle attività connesse allo sviluppo di un territorio
transfrontaliero mediante programmi Interreg, attività di sviluppo strategico della macro
regione alpina ed altri programmi comunitari;
- polo di Innovazione Alpino: stante la peculiarità della nostra provincia e l’importanza
riconosciuta anche dall’Europa alle politiche per le aree montane, si ritiene che a questo
territorio possano essere riconosciuti requisiti particolari tali da consentire azioni di
sviluppo per la montagna, anche in tema di ricerca e innovazione, attraverso la
sperimentazione di modelli che siano, successivamente, replicabili in tutte le aree del
Piemonte e che non trovano spazio d’azione nel resto del territorio regionale.
Il difficile momento che istituzioni e imprese del territorio stanno attraversando deve
essere di stimolo per una diversa concezione dell’amministrare che tenga conto delle
competenze già acquisite dai vari soggetti e ne valorizzi l’operato differenziandone –
eliminando le sovrapposizioni - i compiti: riconoscere alla provincia il ruolo di
programmazione di ente di area vasta anche nel campo dello sviluppo delle attività
produttive, demandando alla Camera di Commercio i compiti di gestione delle stesse,
anche in merito alla formazione professionale.
La promozione dello sviluppo locale e della promozione turistica proprio per la specificità
montana che la contraddistingue creando sinergie tra lago e monti, lotta all’abusivismo in
tutte le sue forme, la de-burocratizzazione, l’unificazione delle procedure e
semplificazione dei SUAP, la creazione di una Stazione Unica Appaltante sono esigenze
evidenziate dai soggetti economici del territorio, per i quali la Provincia e la CCIAA, in
base al principio di sussidiarietà, possono dare risposte concrete.
Riteniamo particolarmente strategico l’impianto normativo con cui la Regione sta
costruendo il DDL di riordino delle funzioni attraverso il quale – grazie agli accordi
quadro di attuazione e trasferimento risorse – le competenze all’area montana
individuate dalla “Del Rio” e dal DDL in esame, - tutte o in parte - potranno essere svolte
dalla Provincia montana - non solo per il territorio montano di sua competenza - ma
anche per altri territori montani che ne faranno richiesta in fase di attuazione degli
accordi quadro.
Questo aspetto, dovrebbe porre le competenze aggiuntive attribuite al V.C.O. attraverso
l’autonomia montana, rispetto per esempio a quelle dell’Ambito territoriale ottimale di
competenza, non come una limitazione alle attività dell’Ambito che in una parte di esso
vede una autonomia, bensì come un vantaggio strategico dell’Ambito stesso che grazie
alla presenza dell’unica area montana piemontese riconosciuta dal Governo nazionale,
ha la possibilità di svolgere funzioni per conto dell’Ambito che diversamente sarebbero
state in capo alla Regione.
A nostro avviso questa è una grande opportunità per il nostro territorio perché pone le
condizioni per l’area del VCO, la più piccola realtà piemontese, di potersi alleare
strategicamente nell’Ambito e contrattare anche in futuro risorse con la Regione,
contando sulla forza dell’Ambito stesso anche per le politiche della Montagna. Se questo
si riuscisse a fare, sarebbe una grande alleanza che porrebbe solide basi per il futuro del
nostro territorio, che si vedrebbe legittimato nel gestire, anche in nome e per conto di
altre aree vaste, le funzioni essenziali della montagna e divenire laboratorio
sperimentale (SUAP unico provinciale, polo innovazione montagna, staziona appaltante
unica) per l’intero territorio regionale.