VERBANIA – 12.05.2017 – Tutti hanno patteggiato
e, in sei, hanno concordato con la Procura pene per complessivi 12 anni e 4 mesi. S’è chiusa oggi al tribunale di Verbania l’indagine con la quale i carabinieri del Nucleo investigativo di Verbania ha smantellato, l’anno scorso, l’attività di una banda con base nel Novarese dedita ai furti in appartamento tra Vco, Novarese e la Lombardia occidentale. Furto aggravato in concorso il reato per il quale erano a processo a Verbania quattro uomini e due donne di nazionalità italiana, albanese e nicaraguense, accusati di aver messo a segno svariate decine di colpi tra il 2015 e la prima metà del 2016.
Mario Gjoni, 25 anni, e il cugino Holgerson Marceraj (27) sono coloro dai quali l’indagine è partita dopo l’arresto in flagranza avvenuto a Stresa e che hanno concordato la pena più alta: 3 anni a testa. Due anni è quella applicata per la trentaseienne Rosa Di Maio; un anno e dieci mesi per Samoel Hysenaj, di 37 anni; un anno e sei mesi per la ventinciquenne Maria Mercedes Valerio Salgado; un anno per Besim Hasani, 36.
Dall’arresto di Gjoni e Marceraj operato dai carabinieri del Radiomobile di Verbania a Stresa, una prima indagine permise di scoprire 17 furti perpetrati in un mese in tre province e di identificarne gli autori, che poi sono stati chiamati in causa per altri 33 episodi.
La banda era molto attiva e compiva scorribande ripetute secondo un copione consolidato: le donne fungevano da palo e portavano via la refurtiva che gli uomini arraffavano dopo essersi introdotti negli appartamenti.