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PIEDIMULERA- 17-05-2017- E' duro il sindaco di Piedimulera

Alessandro Lana contro le istituzioni che, a suo dire, senza essere veramente consci di quanto facevano, hanno chiuso il transito sulla sp. 166. Il primo cittadino ricorda di avere scritto al prefetto lo scorso 11 maggio e chiede un indennizzo per le aziende che hanno subito penalizzazione per questa chiusura, ricordando ironicamente la Specificità Montana del Vco ed i milioni di euro promessi dal ministro Delrio: “Dopo aver scritto alla Prefettura in data 11 maggio- scrive il sindaco di Piedimulera Alessandro Lana- e dopo aver sollecitato il presidente della Provincia per una rapida soluzione del problema che ormai da due mesi affligge imprese e lavoratori che si sono visti chiudere senza preavviso la Sp 166 Valle Ossola, mi duole constatare come la situazione sia rimasta di totale immobilismo da parte di questi due enti. Le aziende sono esasperate ed a mio modo di vedere fino ad oggi si sono comportate fin troppo bene, la situazione che vivono quotidianamente è di disagio totale, vi sono potenziali clienti che non transitando dalla strada vengono persi e trasportatori che devono fare i miracoli per arrivare alla destinazione prefissata perché non è nemmeno stata predisposta un’adeguata segnaletica alternativa che segni il tragitto provvisorio da fare per evitare che i Tir si addentrino in strade di centro paese o peggio in zone dove rischiano di rimanere bloccati creando danno a se stessi e ad altri.

Il tutto in un clima di mancanza di dialogo con noi sindaci che ci siamo visti transennare la strada senza sapere nulla e con una comunicazione arrivata agli uffici tecnici la stessa mattina senza la possibilità di poter ragionare insieme su soluzioni alternative o almeno, come scritto sopra, di predisporre tutta una serie di eventuali tragitti provvisori ben segnalati con i classici cartelli gialli (non mi sembra una cosa da fantascienza).

Oggi dopo due mesi ci viene detto che il problema è stata la burocrazia ed il codice degli appalti: tutte grandi balle, la verità purtroppo è che i signori che sono responsabili di questa situazione non hanno la benchè minima idea di quello che hanno fatto, nessuno ha minimamente calcolato i disagi che sono triplicati rispetto al transitare sulle buche (che in attesa dell’appalto potevano essere sistemate con un pronto intervento) speriamo che da qui all’inizio, mi auguro imminente, dei lavori nessuno si faccia male perché il rischio c’è ed è concreto.

Adesso però alle ditte che hanno subito tutti questi danni bisogna dare delle risposte, si dovrà alla fine di questa vicenda risarcire almeno in minima parte chi paga le tasse regolarmente pur ricevendo in cambio un trattamento del genere; dove si possano trovare i soldi non mi interessa, questo è uno stato di emergenza che ha creato disagio e quindi la gente va rimborsata. Scriverò in settimana anche al ministero dei trasporti e spero di essere affiancato dalle associazioni di categoria perché prenda coscienza di questa allucinante situazione.

Per concludere vorrei ringraziare il governo italiano per averci regalato questa bella specificità montana di cui giorno dopo giorno si vedono i risultati, in attesa dei 170 milioni di euro promessi al nostro territorio circa un anno fa dalla visita del Ministro Delrio”.