VERBANIA – 18.05.2017 – Ce l’hanno con tutti:
gruppi di minoranza ma anche con il Pd. E si lamentano soprattutto della scarsa “produttività”, del tempo perso e del denaro pubblico sprecato, ragioni per cui diserteranno il Consiglio comunale. A protestare contro le modalità dell’assemblea municipale verbanese questa volta non sono le minoranze, ma la minoranza della maggioranza, cioè il gruppo di “Con Silvia per Verbania”. Filippo Marinoni e Fausto Cavallini, componente civica legata al primo cittadino, poche ore dopo la convocazione di due sedute del Consiglio comunale, di cui la seconda – il 30 maggio – dedicata a mozioni e ordini del giorno delle minoranze, hanno diffuso oggi una nota ufficiale in cui annunciano che il 30 non ci saranno. La contrarietà già espressa in conferenza dai capigruppo “prima di votare contro a questa convocazione richiesta dalle minoranze e avallata dal capogruppo Pd” – affermano – sta nell’improduttività. “in due consigli il 19 gennaio e del 2 febbraio sono stati discussi complessivamente 8 punti all'ordine del giorno (uno dei quali rinviato in commissione e che tornerà ancora in consiglio comunale). Siamo convinti che convocare consigli comunali ogni due settimane non sia la soluzione al problema dei tempi lunghi. Questo porterà solo ad un aumento delle spese relative allo svolgimento delle sedute consiliari. Ricordiamo che ogni consiglio comunale costa, alla comunità verbanese, circa 2.000 euro. Continuiamo a ricordarlo, nonostante il disappunto di qualcuno”. La soluzione, secondo la civica marchioniniana, per rendere il consiglio “organo più efficiente”, non è “aumentare il numero dei consigli comunali, bensì modificare i tempi di intervento e la composizione dei gruppi consiliari”. Le soluzioni prospettate sono: portare a 3 il numero minimo dei componenti di un gruppo e ridurre ulteriormente i tempi di intervento. “Siamo consapevoli che alcuni colleghi non saranno concordi e ci accuseranno di essere antidemocratici o cose simili. Ci aspettiamo che l'onesta intellettuale di parte del consiglio comunale possa darci una mano a smuovere questa situazione nella quale navighiamo da troppo tempo. È chiaro che se le modifiche saranno approvate, quelle sulla composizione dei gruppi consiliari, entreranno in vigore dalla prossima legislatura”. “Sforbiciare” gruppi e tempi d’intervento non è una proposta nuova di “Con Silvia per Verbania”, i cui componenti tuttavia sono tra coloro che, il 18 dicembre 2014, votarono favorevolmente alla modifica del regolamento proposta dall’allora presidente dell’assemblea, Diego Brignoli, che rimetteva ordine dopo la riduzione dei consiglieri (da 40 a 32) prevista dalla legge. La possibilità di formare un gruppo con soli 2 componenti anziché 3 è stata proprio introdotta due anni e mezzo fa, anche con il voto favorevole di Marinoni e Cavallini, oltre che di tutta la minoranza e di parte della minoranza.
Nella foto Filippo Marinoni in primo piano e Fausto Cavallini sullo sfondo.