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consiglio comunale verbania marzo 2015
VERBANIA – 18.06.2015 – Revisione strutturale della spesa,

taglio delle tasse, incentivi per il commercio depresso, investimenti ambiziosi e cessioni immobiliari. È Silvia Marchionini, sindaco di Verbania al suo primo vero bilancio (il 2014 l’ha ereditato dal commissario Michele Mazza) a aprire la seduta del Consiglio comunale – in principio è stato osservato un minuto di silenzio e commemorato l’ex consigliere e assessore Pietro Spadacini – dedicata al previsionale 2015. La sua è un’illustrazione politica, che fissa il tema su cui ha insistito negli ultimi mesi: noi abbiamo ridotto le tasse e semplificato la vita a cittadini e contribuenti.

Le misure sono quelle annunciate a inizio maggio in conferenza stampa, alle quali va aggiunto l’emendamento tecnico di fine maggio. Riassunte sono il calo del costo del personale (201.000 euro, -2,1%), il risparmio sulle utenze (-10%), la diminuzione dell’aliquota base dell’Imu, la ridistribuzione dell’addizionale Irpef (che porta a 9.942 i contribuenti esenti), il mantenimento delle tariffe sui servizi, l’abbattimento della tassa rifiuti. A controbilanciare il calo degli incassi della farmacia, di multe e parcometri e quello secco dei contributi statali (-1 milione nel 2015, -5 in totale dal 2011 a oggi) qualche aggiustamento, a partire dall’iniezione in parte corrente di una parte dell’avanzo di amministrazione del 2014.

Il sindaco ha poi ricordato i 23 milioni di investimenti nel triennio – i più significativi Villa San Remigio, parcheggio Cem, pista ciclopedonale, Museo del Paesaggio – mettendo in guardia sugli sforzi che si dovranno fare: “dovremo essere bravi a controllare tutte le spese e a tenere sotto controllo i conti e il rispetto del Patto di stabilità”.

Dopo l’intervento politico quello tecnico, sui numeri, è spettato all’assessore alle finanze Cinzia Vallone.

Tra i banchi c’è stata calma. Pd e maggioranza hanno superato l’incidente di lunedì che ha fatto mancare il numero legale alla Commissione bilancio  e anche chi è stato critico sui tempi e i modi della riconvocazione ha rinunciato a rinfocolare la polemica..

Per una sorta di patto di non belligeranza s’è scelto che la prima serata sarebbe stata spesa solo per l’illustrazione e un anticipo di discussione. Cancellata la prassi – invariata da almeno una quindicina d’anni – di esporre il bilancio con slide e strumenti informatici, la parola è passata ai consiglieri. Hanno scelto di intervenire subito (gli altri lo faranno stasera) Renato Brignone di Sinistra & Ambiente, Mirella Cristina di Forza Italia, Giorgio Tigano del Fronte nazionale e Marco Tartari del Pd.

Duro Brignone, che ha parlato di “una presa in giro”, di soldi spesi male, senza oculatezza, e che ha messo in guardia dall’utilizzo dell’avanzo di amministrazione, pratica già contestata dalla Corte dei conti, che potrebbe non mettere in sicurezza i conti.

Critica anche Mirella Cristina, che ha puntato il suo intervento sulla poca attenzione alla politica turistica, all’innovazione tecnologica, alle politiche giovanili e alla riorganizzazione del personale ribadendo il no alla vendita delle palazzine di via Case Nuove.

Tigano s’è soffermato sull’aumento dei plateatici e ha ribadito l’inutilità, già espressa più volte, di riqualificare Villa San Remigio che è di proprietà della Regione.

Tartar ha rintuzzato le polemiche difendendo a spada tratta il bilancio e l’operato di sindaco e giunta.

Le altre reazioni si sapranno stasera nel proseguimento del dibattito (inizio alle ore 20,30) e nella votazione delle singole delibere e del bilancio complessivo.